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Salvini a Cartabianca tutto elenchi e distintivo

Alessandro D'Amato 06/05/2020

Anche ieri da Bianca Berlinguer il Capitano è tornato a elencare, elencare, elencare le categorie “in difficoltà” da aiutare e ha chiesto “un piano per la scuola” perché evidentemente non ne ha uno. Ma la sua specialità è la politica estera, dove prende le parti e le difese della Russia perché “La Cina rischia di comprarsi tutti noi”. Peccato che per alcuni non esistano monete abbastanza piccole

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Matteo Salvini ieri è andato a dare spettacolo a Cartabianca, con una strategia di comunicazione diversa da quella che utilizza sulla sua pagina facebook, dove tende a cavalcare qualsiasi sciocchezza complottista per cavalcare l’algoritmo con il risultato di rendersi ridicolo. Non che non gli riesca anche in tv, eh? Ad esempio l’intervento di ieri sera è cominciato con una strigliata al governo sulla scuola.

Salvini a Cartabianca tutto elenchi e distintivo

Ovvero, ha detto Salvini, “Gli italiani chiedono chiarezza, velocità, risposte certe. Si naviga a vista sulla scuola. Noi abbiamo chiesto risposte certe per mamme e papà” che però “non siano la scuola un po’ sì e un po’ no”. Perché il Capitano si butta sulla scuola? Perché è un problema sentito da parte degli italiani che non sanno come gestire i figli se ritornano al lavoro nella fase 2 dell’emergenza Coronavirus. Ma il segretario della Lega non ha una soluzione alternativa a quella di Azzolina sulle classi alterne da proporre, anche perché una soluzione non c’è. E infatti non appena Bianca Berlinguer gli chiede lui cosa farebbe, subito svicola:  “Nessuno pensa di riaprire le scuole adesso” ma “possiamo, a nome delle famiglie italiane e degli insegnanti, chiedere dopo due mesi di chiusura qual è il progetto per la scuola?”. Certo che puoi chiederlo ma il progetto c’è già, gli si potrebbe rispondere, e se non ti piace proponine uno alternativo tu con l’ausilio degli scienziati a tua disposizione tipo Calderoli, no?

Non appena finito con la scuola Salvini la butta sul fisco: “Gli italiani hanno dimostrato buonsenso, generosità, solidarietà… Bisognerebbe che lo Stato restituisse questa fiducia con chiare garanzie economiche: sospendere gli adempimenti almeno fino all’autunno dà fiato alle imprese”, dice. “Le cartelle esattoriali e le tasse a giugno sarebbero una mazzata mortale”, insiste. Peccato che, come ha spiegato il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini gli otto milioni di controlli annunciati arrivano perché il Parlamento ha cassato la norma che li rinviava perché prolungava anche i tempi dell’accertamento. Poi il Capitano propone i voucher in agricoltura e lì a Paolo Mieli tocca spiegargli l’ovvio, ovvero che il problema non si risolve con una norma visto che in pochi hanno voglia di andare a lavorare nei campi a causa degli scarsi guadagni. Riparte con la lagna del 4 luglio e del suo processo, quando per gli italiani i processi ricominciano a maggio. Dice che i lavoratori dei campi dovrebbero essere pagati di più. Eppure, come spiegava qualche tempo fasu Twitter un avventore a Vittorio Feltri, “se le aziende pagassero il giusto, e non 3/4 euro l’ora, di italiani in campagna sarebbe pieno”. E probabilmente un imprenditore agricolo risponderebbe a quest’ultimo che se pagassero di più non converrebbe più raccogliere e nemmeno coltivare.

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I lavoratori necessari in agricoltura (infografica dal Corriere della Sera)

Insomma, se nei campi non ci sono disoccupati, studenti e pensionati è perché per il raccolto si guadagna troppo poco. E allora Salvini come pretende di mandarceli? Costringendoli?

Le proposte di Salvini: condono, condono, condono

Poi noi non sappiamo quando arriverà la fine del mondo, se sarà di giorno o di notte, ma state sicuri che anche quel giorno, così come ieri a Cartabianca, Salvini proporrà un condono. La sanatoria dei debiti fiscali, che tecnicamente significa che chi ha pagato in tempo è un fesso, viene cacciata fuori anche ieri sera e nonostante ne sia già stata approvata una mentre lui era al governo con il MoVimento 5 Stelle. E magari alla fine andrà come quello fatto da Berlusconi nel 2002 (con la Lega Nord al governo) che ha lasciato in pace molti “furbetti” che si sono limitati a pagare la prima rata. Anche loro potranno beneficiare della pace fiscale?

salvini cartabianca

Nel finale della trasmissione Salvini ricomincia con l’elenco, il suo sport preferito da qualche tempo come ha notato Luca Bottura. Chiama in causa “il salumiere, l’estetista, il rivenditore di mobili”, oppure chiede interventi “sugli affitti, sulle imprese, sui mutui” e così via perché così chiama in causa più elettori possibili. Infine va all’attacco sulla Cassa Integrazione senza notare che è il meccanismo messo in campo dalle Regioni che sta rallentando l’arrivo dei soldi. Ma la sua specialità è la politica estera, dove prende le parti e le difese della Russia perché “La Cina rischia di comprarsi tutti noi”. Peccato che per alcuni non esistano monete abbastanza piccole.

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