Quando arriva la Cassa integrazione in deroga?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-05-06

Il percorso indicato dai decreti per l’erogazione della Cig in deroga si è inceppato per alcune Regioni. Altre hanno già garantito l’erogazione a un numero consistente di lavoratori

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La Cassa Integrazione rimane inceppata nelle comunicazioni tra le Regioni e l’INPS. E la Regione anticiperà ai lavoratori piemontesi quella in deroga. Lo prevede un accordo raggiunto ierisera con Intesa Sanpaolo, Finpiemonte e le parti sociali. Le prime erogazioni partiranno già lunedì. “Si tratta di un risultato fondamentale, per il quale abbiamo lavorato a lungo e che è finalizzato a venire incontro nel minor tempo possibile alle urgenti esigenze di migliaia di lavoratori che attendono di ricevere, nel più breve tempo possibile, i proventi della cassa integrazione in deroga – spiegano il presidente della Regione, Alberto Cirio, e l’assessore al Lavoro, Elena Chiorino -. Purtroppo l’emergenza Covid-19 rischia di mettere in ginocchio non solo le nostre imprese, ma anche le famiglie che si sono ritrovate da un giorno all’altro senza alcuna entrata. Ringraziamo tutti i soggetti che hanno contribuito alla realizzazione di questo accordo, in particolare Intesa Sanpaolo che ha dimostrato ancora una volta grande attenzione al territorio piemontese e ai lavoratori in difficoltà”. Ma per tutte le altre Regioni le difficoltà rimangono. Spiega oggi Rosaria Amato su Repubblica:

«Per quanto riguarda la Cig ordinaria direi che l’Inps ha praticamente esaurito tutte le richieste – dice Vincenzo Silvestri, consigliere dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro –. Con la cassa in deroga (prevista per le imprese fino a 5 dipendenti, ndr)invece arrivano le note dolenti: avevamo denunciato dall’inizio che interporre le Regioni in una procedura emergenziale confligge con l’esigenza di velocità. E infatti ci sono persone senza stipendio dal 23 febbraio che forse avranno l’assegno non prima di metà maggio». […]

L’accordo con i sindacati, l’istruttoria della Regione, l’invio all’Inps: a dirla così non sembra così terribile. E invece il percorso indicato dai decreti per l’erogazione della Cig in deroga si è inceppato per alcune Regioni. «Ci sono stati problemi persino nella trasmissione telematica delle domande – dice Silvestri -. In Sicilia sono state respinte le pratiche di Lampedusa perché il Cap dell’isola non veniva riconosciuto. I sistemi non si parlano. Quello che mi spaventa è che nel decreto di aprile, ormai di maggio, si pensa di replicare lo stesso identico sistema».

quanto ci perdono i dipendenti con la cassa integrazione
Quanto ci perdono i dipendenti con la cassa integrazione (fonte: Fondazione Studi Consulenti del Lavoro)

Nonostante le difficoltà, alcune Regioni sono riuscite già a garantire l’erogazione a un numero consistente di lavoratori. Una volta tanto, la distinzione non è tra Nord e Sud, ma trasversale: «Da noi c’è stato un gioco di squadra importante – dice Gianfranco Refosco, segretario generale di Cisl Veneto – e la Regione è stata molto efficiente nel predisporre la piattaforma informatica». Bene anche Lazio e Campania: «Ha funzionato tutto, ci ha aiutati anche l’Anpal», dice Giovanni Sgambati, segretario generale Uil Campania. «Da noi ritardi pazzeschi. – denuncia Pietro Occhiuto, segretario generale Fiom Cgil Brianza – C’è una grossa responsabilità nelle procedure attuate dalla Lombardia». In Sicilia è polemica per una richiesta, non confermata, di una indennità per velocizzare le pratiche. Ma i numeri del governo sono diverse, scriveva ieri l’agenzia di stampa AGI. Per la cassintegrazione sono state finora presentate circa 755mila domande per un totale di 8,1 milioni di lavoratori. Secondo quanto si apprende da fonti a conoscenza del dossier, i lavoratori già pagati dall’Inps sarebbero circa 5,6 milioni, pari al 69%. Per quanto riguarda il bonus da 600 euro per i lavoratori autonomi le domande sono state 4,8 milioni, di cui 600mila nelle ultime due settimane. Le richieste accolte, pagate o in pagamento, sono 3,7 milioni, di cui 200mila con Iban errati. Le domande non accolte sono finora 1,1 milioni, di cui 900mila da rigettare. Per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga, le domande finora presentate sarebbero solo 207mila, di cui più di 116mila autorizzate.

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