Politica
Rousseau, Bugani lascia Casaleggio
neXtQuotidiano 14/01/2020
Per Bugani il M5S da tempo ha esaurito la sua spinta propulsiva. Dimissioni pesanti che arrivano in un contesto tormentato per il M5S
C’è un terremoto silenzioso dentro Rousseau e riguarda Max Bugani, che ha già abbandonato l’ufficio di Di Maio dopo le liti con Toninelli e si è accasato da Virginia Raggi a Roma (con lauto stipendio) continuando a criticare “i grillini che vogliono tutti fare i ministri”: il consigliere comunale di Bologna vuole lasciare Rousseau, come racconta oggi Simone Canettieri sul Messaggero:
Bugani, da sempre punto di riferimento dei grillini in Emilia Romagna e non solo, in questo momento è “in fase zen”. Non parla per confermare la notizia che viene data ormai per acquisita dai vertici. Un modo per non farsi addossare le colpe di una sconfitta già scritta nella sua regione (Bugani era a favore della desistenza o al massimo di un patto con il Pd). Ma chi ha parlato con lui, racconta che la sua decisione è «irrevocabile».
Un terremoto, per le logiche interne dei pentastellati, che arriva il giorno dopo l’indiscrezione rivelata da Il Messaggero: anche Luigi Di Maio è pronto a smarcarsi da Milano, dalla casa madre, dalle accuse di conflitti d’interessi, da un pressing decisionale che tanti scontenti sta creando tra Montecitorio e Palazzo Madama. Un modo per schivare, da parte del capo politico grillino, le critiche che gli piovono addosso dai parlamentari.
Sulle dimissioni di Bugani dall’associazione che gestisce la democrazia digitale del primo partito del parlamento ci sono diverse ricostruzioni: da una parte gli scontri con Di Maio (che lo hanno portato nello staff di Virginia Raggi in Campidoglio), dall’altra la mancata sintonia con la strategia complessiva dei grillini: la via maestra da seguire. Una critica che abbraccia il capo politico, certo, ma anche il figlio del fondatore, Davide Casaleggio, con il quale i rapporti ormai sono ridotti al lumicino.
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