Quando era ministro Salvini in Europa non ci andava quasi mai, ieri era ad Anversa dagli “amici” del Vlaams Belang

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-12-03

Per quattordici mesi Salvini ha trovato pochissimo tempo per andare ai vertici europei. Finalmente ora che è all’opposizione può dedicarsi agli amici, ad esempio quelli del partito fiammingo di ultradestra alleato della Lega, che fino a qualche anno fa aveva un altro nome: Vlaams Blok, un partito che si è sciolto dopo una condanna per razzismo

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Quando era ministro dell’Interno Matteo Salvini non aveva molto tempo da dedicare ai vertici europei. Infatti durante il suo mandato al Viminale ha partecipato a sole due riunioni dei ministri dell’Interno della UE su otto. Il leader della Lega aveva sempre qualcosa di meglio da fare, magari un comizio elettorale. Ma non si può certo dare la colpa al suo lavoro dal Ministero. Anche quando era un semplice europarlamentare non è che Salvini si facesse molto vedere a Bruxelles o a Strasburgo.

Salvini ha scoperto l’Europa!

Per fortuna che oggi Salvini è libero dal fardello del comando. E in Europa ci può andare quando vuole. Ad esempio ieri sera il capo del Carroccio è volato ad Anversa “ospite degli amici di Vlaams Belang”, come ha scritto su Facebook. Vlaams Belang (in italiano Interesse Fiammingo) è un partito di estrema destra che alle elezioni europee del maggio scorso ha conquistato tre seggi all’Europarlamento e che fa parte del gruppo Identità e Democrazia assieme alla Lega, al Rassemblement National di Marine Le Pen, al FPÖ di Strache e ai tedeschi di Alternative für Deutschland.

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Una toccata e fuga quella di Salvini nelle Fiandre per ribadire che «in Italia un presidente del Consiglio servo dei poteri forti dell’Europa e nemico degli italiani». Nessun timore a farsi vedere sul palco assieme ai leader del partito nato dalle ceneri del Vlaams Blok, formazione politica separatista (in Belgio ci sono da sempre attriti tra la comunità fiamminga e quella francofona) scioltasi nel 2004 dopo una condanna per razzismo (ma che sarà mai). E Salvini lo sa bene, perché ha detto che quella con il Vlaams, è una delle amicizie più lunghe perché hanno molti amici nel popolo e «anche qualche nemico nel sistema problemi con il politically correct, vi hanno fatto cambiare nome, vi hanno indagato, vi hanno perquisito ma siete qua». Un concetto quello del nome che “vi hanno fatto cambiare” che Salvini ha ribadito due volte.

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La presenza di Salvini ad Anversa ha suscitato l’ironia del parlamentare europeo Brando Benifei (PD) che ha fatto notare come il leader della Lega si veda più in Belgio oggi che è senatore di quando era parlamentare europeo. Oggi il leader della Lega andrà al Parlamento Europeo per una conferenza stampa, prima di tornare a Roma. Ma non dobbiamo lamentarci, se Salvini ha trovato il tempo di andare in Belgio significa che in Italia la situazione non è così disperata come la racconta la Lega. Altrimenti il leader dell’opposizione non andrebbe all’estero, anzi sarebbe sulle barricate contro il MES. Ma quelle barricate la Lega non le ha fatte nemmeno quando era al governo, figuriamoci ora.

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