La ministra Grillo, il morbillo e l’invenzione dell’obbligo intelligente

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-09-26

Dopo la figuraccia sull’emendamento Taverna per consentire l’accesso a scuola ai bambini non vaccinati la ministra della Salute continua ad alimentare la confusione sulle vaccinazioni obbligatori proponendo l’obbligatorietà solo per il morbillo e la raccomandazione per l’esavalente (che protegge da tetano, poliomielite, difterite, epatite B ed emofilo influenza B e pertosse)

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Ieri la ministra della Salute Giulia Grillo ha ribadito nuovamente che «noi non siamo contro i vaccini» spiegando che governo e M5S sono per «utilizzare lo strumento dell’obbligo in maniera intelligente, obbligando i cittadini laddove è necessario, sicuramente per il morbillo». Ieri durante un’intervista a L’Aria che Tira la ministra è tornata a parlare di vaccinazioni obbligatorie spiegando, o per meglio dire continuando ad alimentare la confusione, la linea dell’esecutivo.

Dopo l’obbligo flessibile arriva l’obbligo intelligente

La ministra che ha coniato il termine obbligo flessibile ha dichiarato che «lo strumento dell’obbligo va utilizzato in maniera intelligente, ovviamente obbligando i cittadini a vaccinarsi solo laddove è necessario. Sicuramente è necessario l’obbligo sul morbillo, a differenza di altre patologie per le quali è sufficiente la  come accade in altri Paesi. Penso, ad esempio, all’esavalente». Di nuovo la strategia del MoVimento sembra essere improntata in base alla massima “un colpo al cerchio e un colpo alla botte”. In questo caso la Grillo dà un contentino ai cosiddetti pro-vax dicendo che non toglierà l’obbligo vaccinale per il morbillo. E al tempo stesso rassicura free/no/boh vax dicendo che per l’esavalente (il vaccino contro poliomielite, difterite, tetano, epatite B, pertosse e emofilo influenza B) potrà essere semplicemente raccomandato. Siamo di nuovo sulla linea di Matteo Salvini che aveva detto che “dieci vaccini sono troppi”.

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L’esposto del Codacons sui pericoli dell’esavalente

Più che un passo indietro rispetto alla legge Lorenzin, alla quale il MoVimento si è opposto durante la scorsa legislatura, sembra un passo indietro rispetto alla legge che era in vigore in precedenza. Quello status quo che secondo il DDL Taverna (la controproposta del MoVimento sui vaccini) avrebbe dovuto essere ripristinato con la nascita di un esecutivo a 5 Stelle. La proposta della Taverna prevedeva infatti di tornare alle quattro vaccinazioni obbligatorie (poliomielite, tetano, epatite B e difterite) che venivano somministrate tramite l’esavalente. Proprio contro l’esavalente è stata combattuta, una vecchia battaglia no-vax, perché secondo alcuni si obbligavano i genitori a far fare due vaccini in più di quelli obbligatori.

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Il commento del dottor Burioni sull’ennesima uscita della ministra [Fonte]
Inoltre l’esavalente è finito sul banco degli imputati a causa della presenza di pezzi di metalli pesanti rilevata nello studio degli scienziati vicini ai free-vax Stefano Montanari e Antonietta Gatti. In base a quello studio il Codacons ha presentato un esposto alla Procura di Torino e gli esperti hanno sentenziato che non c’è alcun rischio per la salute dovuto alla presunta “contaminazione”.

Cosa vuole fare il M5S sui vaccini?

Al tempo stesso non si capisce cosa voglia fare la ministra che ha ribadito appunto la situazione normativa antecedente alla 118/2017 «Su quegli altri vaccini, anche obbligatori prima del decreto Lorenzin ma ‘in forma leggera’ è possibile secondo noi è possibile tornare a un pre-Lorenzin. Mantenendo però alta l’attenzione sul morbillo, che è il vero problema di questo Paese». Cosa farà il Ministero? Renderà obbligatorio solo il vaccino contro il morbillo che però è somministrato assieme a quelli contro varicella, rosolia e parotite (il cosiddetto “quadrivalente” o MPRV)?

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Al momento non è dato di saperlo. E se è vero che il morbillo è il problema principale dal punto di vista epidemologico per quanto riguarda le malattie prevenibili con la vaccinazione il tetano rimane una malattia pericolosa. Sono circa una sessantina all’anno i casi tetano registrati ogni anno in Italia, con circa 20 morti. E se è vero che l’80% dei casi si registra in persone sopra i 64 anni (per lo più donne) è proprio perché i bambini vengono vaccinati (e gli uomini venivano vaccinati durante la leva). Secondo l’ISS l’incidenza del tetano in Italia, malattia che non è possibile debellare,  è circa 10 volte superiore alla media europea e statunitense.

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Anche per quanto riguarda l’epatite B l’incidenza è di circa 300 mila casi ogni anno. Secondo l’ISS la diminuzione di incidenza ha interessato «in particolar modo i soggetti d’età 15-24 anni, (verosimilmente grazie alla vaccinazione nei dodicenni)» mentre «oggi i soggetti che sviluppano epatite B sono soprattutto maschi (75,3%) fra i 35 e i 54 anni (63,8%)». Per quale motivo allora eliminare anche questa vaccinazione? La ministra Grillo non ha ritenuto di spiegare ulteriormente se non richiamando ad esempi di altri stati che hanno un numero inferiore di vaccinazioni obbligatorie, ma ce ne sono altri, come ad esempio la Francia, che ne hanno di più. Secondo il senatore PD Davide Faraone, Presidente della Fondazione Italiana Autismo e membro della commissione Sanità di Palazzo Madama la Grillo è un «ministro della Salute irresponsabile».

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Fonte

Va infine segnalato che nella proposta di legge del MoVimento 5 Stelle recante Disposizioni in materia di prevenzione vaccinale dove si parla di “obbligo flessibile” non è specificato quali siano i vaccini obbligatori e quali quelli raccomandati. La legge però non propone di abrogare le vaccinazioni obbligatorie “ante legge Lorenzin” (ovvero le quattro citate sopra) ma va ad abrogare solo i commi delle leggi che le istituivano che prevedono una sanzione nei confronti dei genitori e dei tutori che non fanno vaccinare i propri figli. Eppure la ministra ha detto che solo la vaccinazione contro il morbillo rimarrà obbligatoria.

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