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Cosa c'è dietro la petizione francese contro il vaccino esavalente

Giovanni Drogo 30/05/2016

Una petizione contro l’esavalente (ma a favore della trivalente) ha raccolto in Francia oltre un milione di firme. Si sospetta che lo scopo sia però quello di raccogliere i dati dei firmatari per trovare nuovi clienti per prodotti medicinali “alternativi”. E il medico che ha lanciato la petizione rischia la radiazione dall’albo

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Consoliamoci, noi italiani non siamo l’unico popolo che intrattiene una relazione complicata con la scienza e con la medicina. Parlando di vaccini sappiamo quanto negli Stati Uniti la moda di credere che causino ogni sorta di male cosmico. Fermo restando che nessun vaccino, così come nessun farmaco o procedura medica, è sicuro al 100% sappiamo che ci sono persone che credono che i pediatri e i medici più in generale ci stiano mentendo sui rischi ai quali andiamo incontro quando facciamo vaccinare i nostri figli. Il tutto ovviamente perché i medici sono in combutta con le case farmaceutiche le quali hanno tutti gli interessi a vendere i vaccini. In Francia come in Italia si moltiplicano le petizioni per combattere l’imposizione dell’obbligo di vaccinazione.
https://youtu.be/rXs0uOjd664
 

La petizione francese contro l’esavalente

A guidare Oltralpe la battaglia contro i vaccini è un medico, Henri Joyeux, già presidente dell’associazione ultra-conservatrice Familles de France che propugna una visione tradizionale della sessualità e della società, accomunando pedofili e omosessuali e accusando questi ultimi di diffondere l’AIDS (almeno non è di quelli che credono che l’AIDS non esista). Joyeux ha lanciato l’anno scorso una petizione (che ad oggi ha superato il milione di firme) per chiedere al Ministero della Sanità il ritiro dal commercio della vaccinazione esavalente (difterite-tetano-pertosse, poliomielite, Haemophilus influenzae di tipo B, e epatite B) perché conterebbe sostanze neurotossiche. Ma non è quello l’unico motivo per cui Joyeux non vuole che il Ministero (le scorte di trivalente, tetravalente e pentavalente sono troppo scarse) imponga l’utilizzo dell’esavalente. Il vaccino attualmente in uso sarebbe sette volte più costoso della trivalente e il Ministero così facendo starebbe solo favorendo i guadagni delle case farmaceutiche. Joyeux che non è né epidemiologo né infettivologo ma oncologo e chirurgo spiega che fare un vaccino per così tante malattie è pericoloso per la salute anche in virtù delle sostanze presenti nelle dosi. Il vaccino trivalente (perché non a tre vaccini distinti?) invece sarebbe più sicuro perché non ci sono sostanze nocive al suo interno, ma come fa notare L’Observateur sono state trovate tracce di formaldeide nei vaccini anti-polio il che non significa che di per sé siano tossici, anzi. In realtà ci sono diversi studi che fanno notare come la possibilità di fare tutte le vaccinazioni con una sola iniezione sia meno rischioso per la salute rispetto a fare una serie di vaccini consecutivi (aumentando anche così il rischio di eventuali reazioni avverse). Ma è l’aspetto dei guadagni delle case farmaceutiche quello che più fa infuriare Joyeux, peccato però che in Francia il vaccino sostitutivo esavalente sia stato messo a disposizione gratuitamente dalla casa farmaceutica che lo produce dal momento che non è in grado di soddisfare la richiesta di fornitura di altre forme di vaccinazione.
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Cosa c’è dietro la petizione

Se è innegabile che le case farmaceutiche guadagnino sulla salute dei cittadini questo non significa che i promotori di cure e terapie “alternative” lo facciano gratuitamente e per amore dei pazienti. Il punto è che sul fatto che le aziende che producono medicinali abbiano come obiettivo anche quello di fare profitto (legalmente, s’intende) si parla meno degli obiettivi commerciali di certe società e associazioni dedite anima e corpo alla divulgazione ascientifica. Non deve sorprendere che anche ci vende rimedi omeopatici lo faccia per guadagnarci, eppure nessuno dice mai che chi vende acqua fresca e non destina quasi nulla del fatturato in ricerca scientifica (e come potrebbe) lo fa per guadagnarci proprio allo stesso modo dell’odiata Big Pharma. Buzzfeed Francia ha indagato chi c’è dietro la petizione anti-vaccini e ha scoperto che tra gli obiettivi dell’Institut pour la protection della Santé Naturelle c’è quello di raccogliere indirizzi email e dati dei firmatari in modo da inserirli nella propria mailing list. In pratica la petizione (che infatti non è gestita delle piattaforme come Change.org ma da un sito apposito) è uno specchietto per le allodole per poter raggiungere nuovi potenziali clienti. I firmatari sono infatti invitati a iscriversi alla mailing list che pubblicizza metodi di guarigione alternativi e prodotti per il benessere naturale. Insomma, firma la petizione, credi al complotto così potrò venderti meglio i miei prodotti. Però stranamente quest’attività non indigna gli anti-vaccinisti quanto quella delle case farmaceutiche. Eppure i vaccini funzionano quelli omeopatici invece sono poco più che acqua e zucchero. La campagna di disinformazione del dottor Joyeux fin’ora ha avuto un discreto successo, il che significa che chi la gestisce ha ottenuto quello che voleva, che non è il ritorno della vaccinazione trivalente (perché dovrebbe essere più pericolosa dell’esavalente visto che anche in quella ci sono additivi?) ma la raccolta di contatti di potenziali clienti. Ma evidentemente anche i francesi sono ben contenti di farsi sfruttare dai ciarlatani. Nel frattempo però il buon dottore rischia di essere radiato dall’albo dei medici.
 

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