Le non-risposte di Travaglio a Diego Bianchi sui crimini delle ONG

Ieri Marco Travaglio ha pubblicato Fonte
Anche perché la Juventa è la stessa nave oggetto delle indagini della procura di Palermo. La procura palermitana però non ha trovato alcuna connessione tra i membri della ONG e i trafficanti operanti sul territorio libico. Non solo non c’è alcun fatto di rilevanza penale: non c’è proprio alcun tipo di connessione fattuale. Almeno secondo la Procura di Palermo. Travaglio scrive oggi che se alcune indagini (come quelle di Palermo e Ragusa, per le quali i PM hanno chiesto l’archiviazione) «non hanno finora accertato reati, non significa che non abbiano acclarato fatti oggettivi». Eppure è sufficiente leggere la richiesta di archiviazione per rendersi conto che non sono stati acclarati nemmeno fatti oggettivi.

Travaglio poi non tiene conto dei dati oggettivi. Ad esempio quelli pubblicati dalla Guardia Costiera che dimostrano come rispetto al totale dei migranti salvati nell’arco degli ultimi quattro anni nel tratto di mare tra Libia e Italia (611.411 persone) solo un sesto è stato soccorso dalle Ong (114.910 persone). La gran parte dei migranti – quasi 310 mila persone – è arrivata in Italia dopo essere stata tratta in salvo da personale della Guardia Costiera, della Marina Militare e della Guardia di Finanza. Anche loro facilitatori degli scafisti (così come le navi mercantili che rispettano le convenzioni internazionali)? E che dire degli assetti che partecipano alle missioni di Frontex, l’agenzia il cui direttore ha direttamente accusato le Ong di connivenza con gli scafisti (senza però fornire prove concrete).
Soprassiedo sul sessismo, per ricordare al direttore @marcotravaglio che lavoro in Libia da diversi anni. Ho raccontato carceri e trafficanti, ho solide fonti locali e leggo i report internazionali di UN e centri studi. Soprattutto conosco bene la Libia. Lui no. Evidentemente. pic.twitter.com/3UsdeLCKKn
— francesca mannocchi (@mannocchia) July 11, 2018
Travaglio nel finale va all’attacco della giornalista Francesca Mannocchi, anche lei “colpevole” (non è un reato, ma è acclarato?) di aver criticato l’editoriale di Travaglio. Anche sulla bacheca della Mannocchi qualcuno ha dato del ballista al Direttore del Fatto. Ora per par condicio i fan di Travaglio sono andati ad insultare la Mannocchi.
Poi ci sono i migranti nel paese. I numeri oscillano tra 400 e 700 mila. Essere nel paese non significa volere attraversare il mare. Se @marcotravaglio conoscesse la storia del fenomeno migratorio in Libia lo saprebbe. Molti vogliono tornare a casa.
— francesca mannocchi (@mannocchia) July 11, 2018
Secondo Travaglio – e molti politici – ci sono dai 700 mila ad un milione di migranti pronti ad arrivare in Italia. Non dice però Travaglio che quelle persone sono rinchiuse in centri di detenzione (dove ad esempio vengono comprati e venduti come schiavi). Forse perché su quello è difficile dare la colpa alle ONG e bisogna invece puntare il dito contro i governi (compreso quello attuale) che quei campi li finanziano? E soprattutto Travaglio dà per scontato che tutti coloro che sono in Libia vogliano attraversare il mare per arrivare in Italia o in Europa. Non è così, spiega Mannocchi su Twitter.
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