È finita la pacchia per Luca Morisi?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-08-21

Con le dimissioni di Conte anche Salvini e il suo staff (pagato da noi) dovranno abbandonare i palazzi del potere e trovare un modo per arrivare a fine mese. Certo, se Salvini si fosse dimesso quindici giorni fa i domatori della Bestia sarebbero già fuori dal Palazzo, ma è solo questione di tempo

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«State seguendo??? Discorso STRATOSFERICO del Capitano in Senato, altro che la minestrina rancorosa e soporifera di Conte, tutta basata sull’acidello attacco personale a Salvini» .Non trattiene l’entusiasmo Luca Morisi, social-megafono di Salvini, durante l’intervento del ministro dell’Interno ieri pomeriggio in Senato. Ed è tutta qui la raffinata strategia comunicativa della Lega: maiuscole e aggettivi superlativi da una parte, insulti e attacchi personali dall’altra.

Che farà adesso Luca Morisi?

Funziona bene. Ha funzionato bene. Ma solo perché nessuno ascolta davvero quello che dice il Capitano. E come potrebbe seguire un discorso senza alcun filo logico ma fatto di slogan urlati legati qui e lì da banali provocazioni. Basta cogliere una o due frasi per capire il senso. Non perché Salvini abbia il dono della sintesi, perché è un disco rotto dove la puntina continua a saltare sempre sullo stesso solco.

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Ma presto,  e almeno per un po’, Morisi rimarrà a corto di superlativi pagati da noi. Perché dopo le dimissioni di Conte anche il vicepremier e ministro dell’Interno dovrà fare le valigie e liberare gli uffici. E con lui usciranno dai palazzi anche gli addetti alla comunicazione della Lega assunti nello staff della comunicazione. Morisi non rimarrà certo senza lavoro, ma volete mettere la soddisfazione di sapere che non saranno più i cittadini italiani a pagarlo? Complessivamente lo Staff di Salvini ci costa la bellezza di mille euro al giorno. Morisi percepisce uno stipendio di 65.000 euro l’anno, a cui va aggiunto il contratto da 170mila euro che la sua società (la Sistema Intranet Srl) ha stipulato con il Carroccio.

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C’è chi come il disegnatore Gianni Gipi Pacinotti su Twitter ironizza sul fatto che Morisi ora andrà a fare il parcheggiatore. Poco probabile. Come è improbabile che torni a insegnare all’università. Rimarrà nello staff della comunicazione della Lega. Pagato con i soldi del partito, e Report ha già mostrato come vanno le cose in questi casi e gli strani giri che prendono i denari usati per i pagamenti. Sulla vicenda dei 480mila euro per la comunicazione istituzionale finiti nel conto della società della cognata di uno dei commercialisti della Lega (che di lavoro fa la barista…) la Procura di Genova ha aperto un’indagine.

Salvini non si è dimesso e così salva il suo staff

A meno quindi che M5S e Lega non trovino un modo per fare la pace e dare vita ad un nuovo governo (la Lega ha ritirato la mozione di sfiducia a Conte, ormai inutile) il povero Morisi dovrà liberare gli uffici. Presto, se nascerà un nuovo esecutivo (un Conte-bis, un governo M5S-PD o quant’altro). Fra qualche tempo, se invece si andrà ad elezioni anticipate. In questo secondo caso l’attuale esecutivo rimarrà in carica per il disbrigo degli affari correnti e il Casaleggio di Salvini potrà conservare la poltrona.

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Proprio lui, che ieri tesseva le lodi di Salvini che aveva “smascherato” un progetto cui 5 Stelle e Lega “stavano evidentemente lavorando da tempo”. Salvini lo ha fatto, secondo Morisi, perché non ha paura delle elezioni e del giudizio del popolo «rinunciando a ministeri, onori e potere: ma se non puoi agire veramente, a che servono?». Non sfuggirà ai più che Salvini e la Lega non hanno rinunciato a ministeri, onori e potere. Non solo perché Salvini ha chiesto esplicitamente i pieni poteri (qualsiasi cosa significhi) ma per il semplice fatto che il leader della Lega non si è dimesso né ha fatto dimettere i suoi ministri che restano tutti al loro posto nei rispettivi ministeri e incarichi di potere. Ma per Morisi è solo un dettaglio, meglio raccontare la coraggiosa rinuncia di Salvini, che ad oggi risulta ancora essere ministro dell’Interno e vicepremier. Non sia mai che qualcuno possa chiedere conto di come vengono spesi i soldi per lo staff del Capitano. Ma tranquilli, con la coraggiosa manovra economica da 50 miliardi di euro (almeno!) che ha annunciato ieri Salvini in Aula (senza dare spiegazioni di sorta, che credete), qualche soldino si troverà.

Leggi sull’argomento: Doppia indagine su Salvini

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