Doppia indagine su Salvini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-08-21

Quella sulla Open Arms per abuso e omissione d’atti d’ufficio, annunciata dallo stesso Capitano in diretta su Facebook ieri, e quella sulla nave Gregoretti

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Matteo Salvini rischia di chiudere in bellezza la sua esperienza al Viminale: non una ma due indagini potrebbero coinvolgere il ministro dell’Interno che da ieri è dimissionario con l’intero governo e suo malgrado. Quella sulla Open Arms per abuso e omissione d’atti d’ufficio, annunciata dallo stesso Capitano in diretta su Facebook ieri, e quella sulla nave Gregoretti, come ci fa sapere Antonio Massari sul Fatto Quotidiano:

Sequestro di persona: la procura di Catania dovrà valutare se anche nel caso del pattugliatore Gregoretti, come nel caso Diciotti, il ministro Salvini debba essere indagato. Il fascicolo arriva dalla procura di Siracusa dove, alla fine di luglio, il procuratore capo Fabio Scavone aveva inizialmente aperto un fascicolo per omissione in atti d’ufficio.

Il 26 luglio la Gregoretti ospita a bordo 140 naufraghi, soccorsi il giorno precedente da un peschereccio italiano, peraltro con il placet del Viminale e sull’accordo di uno sbarco in tempi rapidi. Chiesta l’autorizzazione a sbarcare, però, la situazione diventala solita:uno stallo. Salvini annuncia che non vi sarà alcuno sbarco se prima gli stati de ll ’Ue non assicureranno la redistribuzione dei migranti a bordo. Dopo l’evacuazione di alcuni minori, si arriva così al 31 luglio scorso, quando, soltanto grazie all’intervento del procuratore di Siracusa, Fabio Scavone, viene disposta un’ispezione medica a bordo del pattugliatore. Si scopre così che tra i 116 naufraghi a bordo –con un solo bagno a disposizione –ci sono 25 persone infettate dalla scabbia e un caso di tubercolosi.

nave gregoretti salvini porto chiuso guardia costiera - 4

Il quotidiano spiega che il procuratore di Siracusa ha trasmesso tutto a Catania:

Il procuratore trasmette gli atti alla procura etnea, senza iscrivere Salvini nel registro degli indagati, scelta che spetta al procuratore di Catania Carmelo Zuccaro, segnalando nella lettera di trasmissione che il reato di sequestro di persona è ascrivibile all’ormai ex ministro dell’Interno.

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