La manifestazione dei 5 Stelle anti-Raggi? Al Campidoglio non si può fare…

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-02-21

La questura nega il Campidoglio ai contestatori grillini di Virginia Raggi. E la manifestazione a favore di venerdì scorso? Era stata organizzata da un dipendente del Comune…

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Oggi i 5 Stelle romani che sono contro lo stadio della Roma a Tor di Valle avevano in programma di consegnare l’ormai famosa lettera che il tavolo urbanistica romano, capitanato da Francesco Sanvitto, aveva scritto alla sindaca di Roma. Un pezzo del Movimento, quello più arrabbiato, oggi si sarebbe dovuto ritrovare lì, sopra la scalinata, per manifestare contro la propria sindaca e chiederle di rispettare il mandato concessole dai militanti romani. Ma, ci informa Ilario Lombardo sulla Stampa, non andrà così.

La manifestazione dei 5 Stelle anti-Raggi? Al Campidoglio non si può fare…

Perché i 5 Stelle, a differenza dei manifestanti che venerdì scorso hanno dimostrato il loro sostegno a Virginia Raggi, non hanno ottenuto il permesso di manifestare sotto la statua di Marco Aurelio come avrebbero voluto.

Si ritroveranno a mezzogiorno in piazza Madonna di Loreto, sotto il Monte Capitolino, accanto alla via dei Fori Imperiali, non proprio un luogo adatto a fotografare i manifestanti con lo sfondo di Palazzo Sanatorio. «Dalla Questura ci hanno detto che non si poteva, per via di alcuni lavori che quattro giorni fa non hanno creato alcun problema – spiega con sarcasmo Sanvitto -. Ce ne faremo una ragione. Mentre in piazza del Campidoglio possono manifestare fascisti e Casa Pound a noi attivisti del M5S ci trattano come paria».


Ovviamente ci saranno ottimi motivi per il diniego. Ma c’è di più. Perché La Stampa ci racconta anche che quella di venerdì scorso è stata organizzata dai lavoratori del Comune di Roma:

Chiediamo alla Questura perché e scopriamo un’altra notizia: «In realtà – spiegano – , mentre per domani (oggi per chi legge, ndr) il permesso è stato chiesto da attivisti del M5S, quella di venerdì è stata una manifestazione organizzata dai lavoratori del Comune di Roma. A chiedere l’autorizzazione è stato un certo Renzo Roberto e ha specificato che sarebbero stati in pochi». Si viene così a sapere che la folla di sostenitori che hanno esposto striscioni, cuori, hanno inneggiato a «Virginia», abbracciandola con la loro vicinanza e ricevendo in risposta sorrisi ed esclamazioni («siete tantissimi»), non era nata spontaneamente dalla pancia dell’elettorato grillino, ma dall’interno del Palazzo, dai dipendenti del Comune. Oggi invece, attivisti iscritti al blog, con il pedigree di 5 Stelle da decenni, consulenti a titolo gratuito di molte lotte fatte da Raggi quando era consigliera, si dovranno accomodare sul retro. Il palazzo del M5S non è mai stato così lontano dalla sua stessa piazza. O viceversa?

Lo stadio della Roma e i 5 Stelle

 
D’altro canto che lo stadio della Roma stesse ormai per scoppiare in mano ai 5 Stelle romani non è una novità. Ma Beppe Grillo è stato chiarissimo ieri nel comunicato ufficiale che la comunicazione M5S ha fatto girare dopo l’intemerata davanti alle telecamere del Capo Politico del M5S. «Decidete senza cedere alle pressioni esterne, questa è una scelta che dovete fare voi, senza farvi condizionare», ha ordinato Grillo guardando dritto la Raggi. Non solo quelle dei Poteri Forti™. Anche quelle degli attivisti. Spiega oggi Giovanna Vitale su Repubblica:

È stato chiaro Grillo: su questo progetto si gioca la credibilità del Movimento come forza di governo. E siccome, oltre al consenso, sono in ballo milioni di euro di penale, non si può stare troppo a cincischiare. Perché «sì ci sono dei problemi» ammetterà alla fine uscendo, «relativi all’ubicazione e al rischio idrogeologico, ma li risolveremo». Convinto di riuscire, anche, a far rientrare il dissenso. Tant’è che oggi pomeriggio, salvo ripensamenti, dovrebbe far ritorno in Campidoglio per partecipare alla riunione di maggioranza convocata per aggiornare i consiglieri sullo stato dell’arte.
Proprio in concomitanza, e forse non è un caso, con il sit-in organizzato dagli attivisti anti-stadio per gridare: “Cara Virginia, state prendendo una cantonata!”». Ma il capo ormai ha deciso: «Roma sta migliorando», si è congratulato alla fine dell’incontro, «sarà presa la soluzione migliore per i cittadini. Decideranno giunta e consiglieri. E se l’impianto si dovesse fare saranno usati criteri innovativi che da queste parti non hanno mai visto».

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L’area dell’ippodromo di Tor di Valle sottoposta a iter di vincolo

Mai visto. Lo prendiamo in parola.

Leggi sull’argomento: Chi fa la guerra allo stadio della Roma a Tor di Valle

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