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Il senso di Michele Emiliano per le vaccinazioni obbligatorie

Giovanni Drogo 29/08/2017

Secondo il governatore della Puglia dieci vaccinazioni obbligatorie sono troppe e la legge ha già causato “un calo della propensione a vaccinarsi” nella sua regione. Il tutto ovviamente senza alcun dato statistico o scientifico ma solo per lisciare il pelo agli anti-vax. Anzi: per Emiliano “nessuno è contro i vaccini” ma sono tutti contro l’obbligo. Ma in che mondo ha vissuto Michele Emiliano fino ad oggi?

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Il Presidente di Regione Puglia Michele Emiliano ha rassicurato i Genitori Preoccupati™ pugliesi. In un incontro con alcune associazioni di genitori che si oppongono alla legge sull’obbligo vaccinale Emiliano ha annunciato il sostegno della Regione nei ricorsi contro la legge. Secondo il Presidente della Puglia il Governo ha sbagliato ad estendere “da tre a dieci” le vaccinazioni obbligatorie (in realtà prima erano quattro NdR) e il rafforzamento delle sanzioni in caso di inottemperanza è “un errore politico che non considera l’elevato tasso di sfiducia dei cittadini nei confronti della politica”.

Emiliano ha scoperto che “nessuno è contro i vaccini”

Di per sé è interessante che Emiliano, per combattere la sfiducia dei cittadini nei confronti della politica (e della medicina) sia disposto a dare una mano a coloro che questa sfiducia la alimentano: gli antivaccinisti. La posizione di Emiliano potrebbe sorprendere qualcuno, del resto è pur sempre un esponente del Partito Democratico, ma non è la prima volta che il Presidente della Puglia strizza l’occhio ai movimenti “per la libertà vaccinale”. Lo aveva già fatto a marzo, quando aveva rassicurato i suoi concittadini spiegando che la Regione non avrebbe introdotto alcuna legge per istituire l’obbligo vaccinale per l’accesso alla scuola dell’infanzia come già avevano fatto e stavano facendo Emilia-Romagna, Toscana e Lazio.
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Emiliano ribadisce che la Puglia è sempre stata favorevole alla precedente legislazione ma “da quando il governo ha deciso di intervenire con tanta decisione, sta registrando un calo della propensione a vaccinarsi”. Il tutto ovviamente senza fornire dati, numeri o percentuali. E c’è il sospetto che Emiliano quei dati non li abbia, il Governo ha deciso i intervenire con un procedimento legislativo a inizio 2017, la legge è entrata in vigore da poche settimane e l’anno deve ancor terminare. Come fa Emiliano, in tutta coscienza, a dire che la legge ha già prodotto effetti nefasti sulla copertura vaccinale?
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Emiliano ha poi scoperto che “nessuno è contrario ai vaccini” e che le polemiche “sorgono solo a causa della abnorme estensione dell’obbligo vaccinale”. Si tratta di un’affermazione importante che però non tiene conto del fatto che per quanto ci possano essere persone che per principio sono contro l’idea di obbligatorietà (che esisteva anche prima) molti genitori preoccupati sono contro i vaccini. Anche perché gli argomenti contro la legge sono che i vaccini fanno male, non che l’obbligo è una cosa nociva. Chi dice che le vaccinazioni pediatriche causano autismo, che contengono pericolosissimi metalli pesanti o che provocano gravi reazioni avverse non è contro l’obbligo, è contro i vaccini. Emiliano invece sostiene il contrario, evidentemente in questi mesi ha seguito un altro dibattito sui vaccini obbligatori.

Per Emiliano dieci vaccini sono troppi

Gli antivaccinisti c’erano anche prima della nuova legge, non si sono materializzati solo quando la Lorenzin ha presentato il DL sulle vaccinazioni obbligatorie. Sono anni che medici e ciarlatani fanno propaganda contro i vaccini. Secondo Emiliano invece è colla della nuova legge che “sta seminando panico, creando sospetti e reazioni negative”. Emiliano si schiera così al fianco di quelle famiglie che “ritenendo la legge incostituzionale, ne rifiuteranno l’applicazione”. Siamo al punto che non solo i genitori preoccupati vogliono spiegare ai medici e agli immunologi che le vaccinazioni sono nocive ma che addirittura si è già deciso che la legge è incostituzionale. Ma la cosa più grave è che un amministratore locale nonché magistrato, dà corda a questi costituzionalisti fai da te che hanno studiato legge all’Università dell’Internet tra un corso di medicina e l’altro.
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Continuare a blandire queste persone, come fa Emiliano, facendo loro intendere che hanno sempre e comunque ragione anche in assenza di fatti e prove è un gioco molto pericoloso. Ed un gioco che Emiliano ha deciso di giocare da molto tempo. Chi ci assicura, ad esempio, che il calo della propensione a vaccinarsi notato da Emiliano sia colpa della legge 119/17 e non, ad esempio, delle posizioni scettiche del Presidente della Regione Puglia sull’argomento dei vaccini obbligatori? Ad oggi Michele Emiliano è l’unico Presidente di Regione che denuncia un calo della copertura vaccinale dovuto alla semplice approvazione della legge. È solo un caso? Eppure Emiliano non è certo l’unico Presidente “scettico” nei confronti della nuova legge che introduce l’obbligo di vaccinazione per l’accesso alle strutture scolastiche.

Non è chiaro poi in base a quale ragionamento scientifico Emiliano abbia deciso che dieci vaccini “sono troppi” e rappresentino una quantità eccessiva di vaccinazioni. Per la precisione le vaccinazioni obbligatorie, prima della nuova legge, erano quattro e non tre come sostiene Emiliano: la vaccinazione antidifterica (L. 6 giugno 1939, n° 891); la vaccinazione antipoliomielitica (L. 4 febbraio 1966, n° 51); la  vaccinazione antitetanica (L. 5 marzo 1968, n° 292) e la  vaccinazione antiepatite virale B (L. 27 maggio 1991, n° 165). Erano invece fortemente raccomandate le vaccinazioni contro pertosse, morbillo, parotite, rosolia, infezioni da Haemophilus influenzae tipo b (Hib), antipneumococcica ed antimeningococco C. Ma la cosa più grave è che Emiliano, invece che impegnare il suo Ente per fare informazione scientifica sui vaccini, spiegando che l’obbligatorietà non è una cosa sbagliata e che i vaccini non fanno male preferisca schierare la Regione al fianco di coloro si oppongono per partito preso ad una legge dello Stato. Il problema di Emiliano è evidentemente duplice: da un lato c’è un cattivo rapporto con la scienza (già emerso per altro durante la gestione dell’epidemia di Xylella) dall’altro la volontà di raggranellare i voti di tutti gli “scettici” e degli anti-vax. E i genitori preoccupati dovrebbero diffidare di chi sostiene le loro posizioni solo per ragioni elettorali.

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