Il centrodestra unito scavalca il M5S sulla Siria e chiede l’incarico per il governo

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-04-12

Salvini, Berlusconi e Meloni si presentano per uno show in favore di telecamere dopo il colloquio con Mattarella. Enunciano 12 punti del loro programma, ribadiscono di essere contrari all’attacco alla Siria e chiedono l’incarico per “una personalità indicata dalla Lega”. Che dovrebbe essere Giorgetti

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Il centrodestra spariglia le carte del Quirinale e si presenta da Mattarella unito, mentre ai giornalisti alla fine parlano soltanto Matteo Salvini e Silvio BerlusconiGiorgia Meloni, presente, è relegata al ruolo di statuina – ribadendo che il centrodestra non accetta veti (dal M5S su Berlusconi) e svolta politicamente: indica 12 temi su cui il governo deve agire e all’ultimo posto mette la Siria, dichiarandosi contrario a “interventi militari unilaterali” (ovvero: degli USA) superando così Luigi Di Maio, molto più titubante nel suo intervento a Porta a Porta, portando così la campagna elettorale anche in politica estera.

Il centrodestra unito scavalca il M5S sulla Siria e chiede l’incarico

Ma il mattatore della scena resta Berlusconi: introduce il discorso di Salvini come un presentatore tv e alla fine delle parole del leader della Lega congeda sia lui che la Meloni silente e si appropria della scena per mandare un messaggio al MoVimento 5 Stelle: “Mi raccomando, fate i bravi – dice rivolgendosi ai giornalisti – sappiate distinguere chi è un democratico e chi non conosce neppure l’Abc della democrazia. Sarebbe ora di dirlo chiaramente a tutti gli italiani”. Prima Salvini aveva elencato i dodici punti che il centrodestra considera l’agenda del prossimo governo e affondava sulla Siria: «Pur ribadendo i nostri obblighi di lealtà all’alleanza atlantica, siamo contrari a qualunque azione unilaterale. Siamo convinti che lo spirito debba essere quello di Pratica di Mare, vorremmo con il nostro governo riportare quella pace».

berlusconi pratica di mare

Il riferimento è al vertice della NATO del maggio 2002 dove per la prima volta le porte dell’Alleanza Atlantica si aprirono all’ex-potenza sovietica. All’epoca fu Berlusconi a scattare la famosa foto con Bush e Putin. Oggi la Siria viene utilizzata dal centrodestra per fare campagna elettorale sfruttando le incertezze del M5S, così attento a non voler disturbare UE, NATO e UEM da avere in più occasioni ribadito la sua fedeltà senza che nessuno gliela abbia mai chiesta.

L’uomo giusto al posto giusto

Matteo Salvini ribadisce che il centrodestra chiederà l’incarico “per una personalità scelta dalla Lega”, senza autoincoronarsi e quindi lanciando il suo braccio destro Giancarlo Giorgetti che era stato indicato in più occasioni come papabile già dai primi di marzo. Berlusconi, che per tutto il tempo del discorso di Salvini ha accompagnato con smorfie e mimica le parole del leader della Lega, contando anche con le dita i punti del programma man mano che veniva fuori, ribadisce così il suo controllo sul centrodestra a prescindere dai sondaggi che aiutano il Capitano.

giancarlo giorgetti
Giancarlo Giorgetti

E domani?  “Escludo di andare al governo con il Partito democratico e escludo che il centrodestra vada in Parlamento a cercare voti”, ha detto Salvini uscendo dal Quirinale. Il dettaglio è che la maggioranza così il centrodestra non ce l’ha. Per questo, mentre il Quirinale faceva ufficiosamente sapere di non essere entusiasta di un terzo giro di consultazioni, il centrodestra ha chiesto per sé il pre-incarico forte dei numeri che dicono che insieme Salvini, Berlusconi e Meloni hanno il maggior numero di parlamentari. Nel caso non ce la faccia, si sarà bruciato Giorgetti. E l’alternativa unica sarebbero le urne.

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