Vaccini falsi, la cantante Madame indagata per falso ideologico

di Asia Buconi

Pubblicato il 2022-12-24

Oltre a Madame, tra le decine di pazienti dei medici no vax c’è un’altra “cliente d’eccezione”, la tennista Camila Giorgi

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La giovane cantante Madame, nome d’arte di Francesca Calearo, 20 anni e tra i partecipanti in gara al prossimo Festival di Sanremo, è finita nelle indagini sui finti vaccini utilizzati per ottenere il green pass ai tempi dell’obbligo di certificazione verde. La notizia è stata riportata nell’edizione odierna de Il Corriere Veneto. Lo scorso anno, l’indagine in questione aveva condotto all’arresto dei medici Daniela Grillone Tecioiu ed Erich Volker Goepel e del compagno della dottoressa, Andrea Giacoppo.

Oltre a Madame, a risultare presente tra le decine di pazienti dei medici no vax c’è un’altra “cliente d’eccezione”, ovvero la tennista marchigiana Camila Giorgi. Le due, che evidentemente ne avevano bisogno per i rispettivi impegni lavorativi, avrebbero quindi ottenuto il green pass in modo illecito per aggirare la normativa anti-covid (in barba al sistema sanitario nazionale) e risulterebbero per questo indagate assieme agli altri per falso ideologico.

Vaccini falsi per green pass, spuntano i nomi di Madame e Giorgi: l’indagine della Questura

Gli accertamenti operati dalla Questura si sono dovuti concentrare sui clienti dei medici no vax, tra cui spiccano appunto i nomi di Madame, nata nel vicentino e da tempo seguita dalla dottoressa Tecioiu, e di Camila Giorgi, che invece è nata e vive nelle Marche, a Macerata, e non ha contatti con Vicenza. Ai tempi dell’obbligo di green pass, in realtà, vigevano regole diverse per artisti e tennisti: ai primi bastava un tampone negativo per potersi esibire, per i secondi, invece, la questione era più complessa, motivo per cui ora le carte dell’inchiesta sarebbero già state trasmesse alla Federazione italiana tennis.

L’indagine della Squadra mobile di Vicenza era scattata su segnalazione dell’Usl 8. Qui i funzionari della direttrice Giusy Bonavina avevano cominciato a nutrire numerosi sospetti sull’elevato numero di richieste di vaccini che arrivavano dallo studio vicentino della dottoressa Grillone Tecioiu. False vaccinazioni che, stando agli investigatori della Mobile, sarebbero state fatte anche nello studio del dottor Goepel, che operava invece in provincia. Il suo arresto era stato annullato dal Riesame perché per i giudice non c’era il pericolo di reiterazione del reato. Scarcerata e reintegrata pure Grillone Tecioiu.

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