Elio Lannutti e i miracoli della vitamina C contro il Coronavirus

di Mario Neri

Pubblicato il 2020-03-20

Elio Lannutti si arrabbia se lo si definisce antisemita soltanto perché lui ritwitta fregnacce antisemite sui protocolli dei Savi di Sion. Il senatore della Repubblica italiana pagato con i nostri soldi è stato sì condannato due volte per diffamazione, ma questo non c’entra nulla con il fatto che definisca, ad esempio, Lilli Gruber maestrina dei …

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Elio Lannutti si arrabbia se lo si definisce antisemita soltanto perché lui ritwitta fregnacce antisemite sui protocolli dei Savi di Sion. Il senatore della Repubblica italiana pagato con i nostri soldi è stato sì condannato due volte per diffamazione, ma questo non c’entra nulla con il fatto che definisca, ad esempio, Lilli Gruber maestrina dei Bilderberg e poi, con molta coerenza, vada nella sua trasmissione. Ma nel tempo libero – ed è evidente che ne ha troppo – Lannutti si diletta anche in consigli medici di un certo spessore. Come ieri, quando ha pubblicato un prestigioso contenuto in cui si spiega che la vitamina C per via endovenosa può aiutare a curare la polmonite e prevenire la replicazione virale, citando esplicitamente il Coronavirus SARS-COV-2 e COVID-19.

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È una bufala che la vitamina C, che in generale fa bene, abbia effetto contro il Coronavirus.  Allo stato attuale nessuno ha “appurato e accertato” che la Vitamina C è “fondamentale” per far guarire i pazienti affetti da Covid-19 (anzi: le cure sono ben altre).  All’AdnKronos Andrea Gori, direttore Malattie infettive del Policlinico di Milano abbia dichiarato che non esiste «nessuna vitamina C, nessuna terapia con integratori. In questo momento non esiste una profilassi efficace per il coronavirus». Quindi non solo la Vitamina C non viene adoperata come cura miracolosa ma nemmeno avrebbe una qualche funzione di prevenzione o di rafforzamento del sistema immunitario contro il coronavirus. Che naturalmente è diverso dal dire che la frutta non fa bene o che non bisogna bere spremute. La frutta fa bene e se vi piacciono le spremute bevetele pure. Solo non pensate che questo sia sufficiente per proteggervi dal coronavirus, perché non lo è. Anche se lo dice un senatore della Repubblica italiana stipendiato con i nostri soldi, come direbbe Beppe Grillo. Lo stesso senatore che non più tardi di qualche giorno fa in un altro tweet in cui si citavano i farmaci utilizzati per il Coronavirus citava Abidol o Arbidol.

Naturalmente è una mera casualità che proprio in quei giorni girasse un video-bufala in cui un tizio diceva che in Russia avevano la cura per il Coronavirus e che questa fosse proprio l’Abidol. Vi pare che un senatore accusato, scientificamente preparato e legalmente inappuntabile come Elio Lannutti ci casca?

Leggi anche: Abidol: il video del tizio che dice che la Russia ha la cura per il Coronavirus

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