Coronavirus e COVID-19: quali farmaci funzionano

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-11

Quali farmaci stanno ottenendo i migliori risultati nell’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 per combattere COVID-19? L’elenco e le spiegazioni di Massimo Galli, infettivologo dell’ospedale Sacco

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Massimo Galli, titolare della cattedra di Malattie infettive all’Università degli Studi di Milano e primario del reparto di Malattie infettive III dell’Ospedale «Sacco» di Milano, riassume oggi con il Corriere della Sera quali farmaci stanno ottenendo i migliori risultati nell’emergenza Coronavirus SARS-COV-2 per combattere COVID-19.

Quali sono le opzioni terapeutiche utilizzabili oggi?
Sia in Cina che in Italia, ma anche in altri Paesi, i pazienti vengono trattati per breve tempo con la combinazione lopinavir/ritonavir, antivirali inibitori della proteasi (enzima che spezza le lunghe molecole di proteine) utilizzati a lungo nella terapia dell’Aids, nonostante la difficoltà di somministrazione e gli effetti collaterali piuttosto pesanti. Al piano terapeutico può essere aggiunta la clorochina, un farmaco anti malaria.

Un’altra possibilità che si sta rivelando interessante è rappresentata da remdesivir, farmaco non ancora in commercio (quindi somministrabile solo in via compassionevole) testato in passato, senza grande successo, nei pazienti con Ebola. La molecola è in grado di bloccare la replicazione del virus, dando un segnale di «fine catena». Tutti gli antivirali fin qui descritti vengono usati al momento in via sperimentale. In tempi brevi partiranno degli studi volti a dimostrare la loro reale efficacia contro Covid-19: questo permetterà di arrivare a protocolli terapeutici condivisi.

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I farmaci “speranza” della scienza contro il Coronavirus (da: Guido Silvestri su Facebook)

In diversi ospedali italiani (per esempio Milano, Napoli,Bergamo) i medici si affidano a tocilizumab, proteina che blocca gli effetti dell’interleuchina-6 nei pazienti con artrite reumatoide: i risultati sono buoni?
L’interleuchina-6 (proteina prodotta dal sistema immunitario) è parte della cosiddetta «tempesta citochinica» che si verifica nei casi più gravi dell’infezione. Nella storia naturale della malattia si susseguono, dopo l’incubazione, una fase di invasione virale, la reazione immunitaria e una terza fase di distruzione polmonare. La risposta alterata dell’organismo è una componente molto importante di Covid-19. Tocilizumab è, almeno teoricamente, in grado di bloccarne l’eccesso, aiutando così il paziente a uscire dalla fase più critica. Non essendo un antivirale, non ha effetti sull’organismo.

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