Whirlpool, la SEC indaga sulle minacce di Di Maio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-06-16

La commissione statunitense di controllo delle attività borsistiche ha scritto all’investor relator della multinazionale, che è quotata a New York, per avere lumi sulle minacce di Luigi Di Maio di tagliare 50 milioni di contributi pubblici.

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La SEC, ovvero l’organo di controllo delle società quotate nella Borsa degli Stati Uniti, indaga sul caso Whirlpool e segnatamente sulla minaccia, da parte di Di Maio, di togliere i contributi pubblici all’azienda in caso di chiusura del sito di Napoli.

Whirlpool, la SEC indaga sulle minacce di Di Maio

Mentre è ormai appurato che Di Maio sapesse dai primi di aprile dell’intenzione di Whirlpool di cedere lo stabilimento campano a un acquirente terzo, peraltro individuato nella PRS di Gian Battista Ferrario (ex manager della Italcementi), al ministero ancora si interrogano su perché il ministro abbia negato di conoscere da tempo le intenzioni dell’azienda nonostante il suo capo di gabinetto Giorgio Sorial abbia organizzato contatti e incontri con Invitalia per definire la questione. Intanto il social media manager di Giggetto cambia discorso e parla di Zanda per non parlare di Whirlpool.

Ma soprattutto, racconta oggi Il Mattino, la commissione statunitense di controllo delle attività borsistiche ha scritto all’investor relator della multinazionale, che è quotata a New York, per avere lumi sulle minacce di Luigi Di Maio di tagliare 50 milioni di contributi pubblici.

Due le motivazioni dietro la mossa della Sec, in verità poco interessata al futuro dei 412 dipendenti assunti a Napoli: l’uscita di Di Maio può penalizzare non poco gli azionisti dell’azienda, visto che i 50 milioni di euro rivoluti dal Mise sono pari a un quinto dell’investimento complessivo, 250 milioni, annunciato in Italia. Tema sempre sensibile per il mercato.

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In secondo luogo, a livello regolatorio, 50 milioni di dollari è la soglia minima sopra la quale un’impresa quotata al Nyse è obbligata a comunicare le sue politiche di crescita. Non a caso, al tavolo del 12 giugno al Mise, l’Ad, Luigi La Morgia, ha prima stigmatizzato le ripercussioni sul titolo per le intemerate social del vicepremier, quindi ha chiesto gli atti ufficiali firmati finora dal Mise per girarli alla Sec, per rispondere velocemente e non incorrere in multe o nelle ire del mercato.

Intanto, visto che Whirlpool ha confermato che lascerà la proprietà dello stabilimento, si valutano i nuovi acquirenti: accanto al progetto di Ferrario, tra le dieci proposte valutate,ce ne sarebbe altre due definite molto interessanti: una è stata formalizzata da un gruppo della cantieristica, l’altra da un produttore di componentistica auto.

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