La lettera di Di Battista che difende Di Maio sul Fatto

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-01-11

Il Fatto Quotidiano pubblica una lettera di Alessandro Di Battista che torna a difendere il Capo Politico dopo averlo criticato per l’espulsione di Gianluigi Paragone e dopo la reazione dello stesso Di Maio

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Dopo che il Fatto ieri ha scritto che Luigi Di Maio è pronto a lasciare la guida del MoVimento 5 Stelle, il quotidiano pubblica una lettera di Alessandro Di Battista che torna a difendere il Capo Politico dopo averlo criticato per l’espulsione di Gianluigi Paragone e dopo la reazione dello stesso Di Maio, che aveva fatto trapelare la volontà di non ricandidarlo. La lettera però comincia subito ricordando il suo scetticismo sul governo con il PD e dicendo che lo spartiacque sarà la revoca ad Autostrade:

Io sono sempre stato scettico sul governo con il Pd. Ho sempre ritenuto difficile raggiungere con il Pd –partito di sistema –la revoca delle concessioni autostradali. Se, al contrario, ciò dovesse avvenire, sarò il primo a rallegrarmi nel dire di avere sbagliato.

Subito dopo Di Battista elogia, senza dirlo, il periodo del governo con la Lega:

ALLO STESSO tempo è dovere morale dare a Cesare quel che è di Cesare. Nel nostro Paese –al netto di una stampa di regime che racconta falsità –sono state approvate negli ultimi due anni, leggi che hanno reso l’Italia un Paese più civile. La legge sulla prescrizione tutela le vittime. La Spazzacorrotti è una legge eccellente. Il Reddito di cittadinanza, sbeffeggiato dalla nobiltà liberista, ha dato ossigeno a centinaia di migliaia di cittadini in difficoltà. Assurdi privilegi della casta come i vitalizi sono stati colpiti e abbattuti. E il decreto Dignità ogni mese dà i suoi frutti.

di battista di maio

Ma poi arriva anche, senza nominarlo, un elogio al governo con il PD:

Io critico e so che da fuori è anche semplice criticare. A ogni modo una voce che chiede di più e che invoca maggiori prese di posizione anti-sistema credo sia necessaria. Tuttavia, allo stesso tempo, sono una persona perbene che sa valutare i successi delle persone. Negli ultimi mesi sono state approvate leggi che sognavamo venti anni fa.

La difesa che conclude la lettera è però sulla politica estera:

Dove stavano lorsignori quando Napolitano e tutto il Pd si accodavano al vergognoso attacco militare in Libia voluto da Francia e Stati Uniti che ha distrutto quel Paese gettandolo in una confusione enorme tutta a vantaggio di scafisti e terroristi? Dove stavano lorsignori quando Berlusconi, amico di Gheddafi, si piegava ai diktat di Napolitano per mantenere ancora per qualche mese la poltrona a Palazzo Chigi? Erano a fare da lacchè al Potere. Come sempre.Come fanno ancora oggi.Se avessero attaccato i ministri degli Esteri passati soltanto un centesimo di come stanno facendo con Di Maio, questo Paese sarebbe decisamente migliore.

Foto copertina da: Pagina Facebook di Alessandro Di Battista

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