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Il saluto di Di Maio a Di Battista assente a Italia 5 stelle per motivi familiari
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2019-10-13
Quella di Di Battista è un’assenza annunciata: il 9 ottobre ne parlò il Corriere della Sera, specificando che il Dibba è sì da tempo in rotta con la dirigenza, ma sarebbe stato lontano “soprattutto per seri problemi familiari”
Luigi Di Maio ha concluso Italia 5 Stelle mandando un saluto ad Alessandro Di Battista: “Voglio mandare un grande saluto Alessandro Di Battista e gli mando un grande abbraccio, siamo tutti con te e ti siamo vicino. Ciao Alessandro”. Prima di salutarlo e di chiamare sul palco ministri e personalità a 5 Stelle tra cui Davide Casaleggio, Di Maio ha detto “Una sola persona non è stata con noi…”.
Il saluto di Di Maio a Di Battista assente per motivi familiari
In realtà di assenti alla festa del M5S ce ne sono anche altri. Due, annunciate, sono Giulia Grillo e Barbara Lezzi, che non sono venute in polemica con il Capo Politico dopo l’addio alle poltrone da ministre. Entrambe hanno rilasciato interviste o dichiarazioni di critica nei confronti di Di Maio e poi hanno annunciato il loro no alla kermesse. Assente è anche Gianluigi Paragone, che non ha votato la fiducia al governo Conte Bis esattamente come De Falco ma non è stato espulso, a dimostrazione che uno vale uno ma qualcuno vale di più di qualcun altro.
Quella di Di Battista invece è un’assenza annunciata: il 9 ottobre ne parlò il Corriere della Sera, specificando che l’ex deputato è sì da tempo in rotta con la dirigenza, ma sarebbe stato lontano “soprattutto per seri problemi familiari”. A metà settembre Di Battista era andato all’attacco del patto tra PD e M5S facendo sapere che era contrario e meritandosi successivamente i rimbrotti di Marco Travaglio.
Di Maio e il team M5S del futuro
Di Maio ha anche fatto sapere che entro dicembre verrà varata la nuova squadra del M5S: “Da qui a dicembre” nasce “un percorso perché gli iscritti decidano chi deve rappresentare il Movimento a livello nazionale e chi a livello regionale: ognuno può’ presentare un progetto”, ha detto alla Mostra d’Oltremare. “Ognuno che si presenta – ha spiegato – ci deve dire che cosa vuole fare per il Movimento” sul tema specifico che ha scelto. “Non deve essere un solista deve essere un team in grado di aggregare altre persone” ha spiegato dopo aver annunciato che ognuno degli attivisti avrà un profilo pubblico su Rousseau. Oltre all’online bisognerà andare sui territori e ci si deve “presentare”. Per entrare nel team del futuro “bisogna aver requisiti, non aver incarichi”, ha detto. Dal 30 novembre, saranno valutati programmi e requisiti “a dicembre bisognera’ votarli”. A livello regionale bisognerà “organizzare grandi eventi di formazione una volta al mese”. E ancora: “non dobbiamo aver paura di dire ‘non lo so'”, ha detto presentando la figura dei nuovi facilitatori.
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