Finalmente Di Battista si risveglia e va all’attacco del PD (e quindi del M5S)

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-09-19

Alessandro Di Battista si sveglia: dato ormai per desaparecido dopo aver evitato ogni occasione di confronto sul MoVimento 5 Stelle che fa il governo con il Partito Democratico, in un lungo post pubblico sul suo profilo (e sulla sua pagina facebook) rivela di essere stato “sempre” contrario al governo con il PD (quello che Di Maio, …

article-post

Alessandro Di Battista si sveglia: dato ormai per desaparecido dopo aver evitato ogni occasione di confronto sul MoVimento 5 Stelle che fa il governo con il Partito Democratico, in un lungo post pubblico sul suo profilo (e sulla sua pagina facebook) rivela di essere stato “sempre” contrario al governo con il PD (quello che Di Maio, Conte e Grillo hanno invece voluto fare):

Sono sempre stato contrario ad un governo con il PD. Non è un segreto. Ho sempre reputato il PD il partito del sistema per eccellenza, quindi il più pericoloso. Il PD è un partito “globalista”, liberista, colluso con la grande imprenditoria marcia di questo Paese, responsabile (paradossalmente più della destra che ho sempre ugualmente contrastato) delle misure di macelleria sociale che hanno colpito i lavoratori italiani. Sono stati soprattutto gli uomini e le donne del PD a svendere i gioielli di Stato ai loro amici; loro hanno regalato le autostrade ai Benetton; loro hanno spinto affinché si bombardasse la Libia dando il La alla destabilizzazione della regione e al conseguente aumento dei flussi migratori. Loro, soprattutto loro, hanno impedito che venisse approvata una legge sul conflitto di interessi.

Mentre tocca ricordare che la privatizzazione delle Autostrade è datata 1999 mentre il PD è nato nel 2007, che l’Italia ha “bombardato” la Libia quando al governo c’era Berlusconi e la legge sul conflitto d’interessi approvata da Lega e M5S era bella, ma non ci vivrei (ah, ma dite che non l’han fatta per colpa del PD?), il Dibba prosegue rivelando, come sempre dopo, di aver previsto prima che Renzi se ne sarebbe andato:

In uno dei primi interventi che feci in Parlamento dissi: “il malaffare ha rovinato questo Paese ma è l’ipocrisia che uccide la speranza”. Ecco io reputo il PD il partito più ipocrita d’Europa. Ed io che ho molti difetti ma non sono ipocrita vi dico che nelle ultime 48 ore è accaduto tutto ciò che temevo sarebbe accaduto. Prima Renzi ha formato i suoi gruppi parlamentari (stando attento, sia chiaro, a lasciare ancora qualche suo “palo” nel PD); poi il Partito Unico Lega-FI-PD-FDI ha salvato l’ennesimo deputato votando contro una richiesta d’arresto da parte dei giudici di Milano dopo aver votato NO persino sull’utilizzo di intercettazioni contro di lui.

Infine Di Battista sferra un duro colpo all’asse Conte-Di Maio-Grillo che ha consentito con i suoi voti tutte le seguenti nomine:

Ora vi faccio una domanda. Davvero tutto questo vi sorprende? Io capisco l’indignazione, ma lo stupore proprio no. Leggo in rete lamentele sulla scelta di ministri e sottosegretari. C’è chi ha avuto i brividi per Gentiloni commissario in Europa, chi per Franceschini alla cultura, chi per l’entrata nel governo delle varie Malpezzi, Ascani, Morani o dei vari Fiano o Scalfarotto. Perdonatemi ma chi pensavate che il PD avrebbe mai messo, Mandela, Kennedy, Allende?

Dà del fesso a Conte perché non ha previsto quello che lui, dopo, dice di aver previsto prima:

Leggo anche (ma sono sempre le solite fonti di palazzo Chigi che non si sa mai se siano vere) che il Premier sia rimasto allibito per la scelta di Renzi e che abbia pronunciato questa frase: “Me lo doveva dire prima, Renzi vuole solo potere e nomine”. Buongiorno Presidente!!! Ovvio che Renzi ambisce alle nomine ed era piuttosto chiaro che avrebbe fatto questa “robetta” dopo aver incassato due ministri e un paio di sottosegretari. E che lo doveva fare prima? Diamine, io Renzi l’ho preso di petto (contribuendo insieme ad altri al suo declino) quando veniva descritto come De Gaulle perché non l’ho mai sopravvalutato, ma non l’ho neppure mai sottovalutato. I sondaggi non contano nulla, contano i parlamentari che controlla e con i quali cercherà di “ricattare” questo Governo minacciando di farlo cadere (senza mai volerlo fare) se dovessero mai passare leggi contrarie agli interessi della sua ciurma.

Poi attacca una bella poesiola: “Non ti fidar / d’un bacio (del PD) a mezzanotte”

alessandro di battista

Infine, conclude, fidatevi di chi rovista, di chi fugge, di chi guadagna poco, di chi soffre. Cosa c’entri tutto ciò con un governo da votare è un mistero.

alessandro di battista 1

Ma finalmente adesso è ufficiale: con le mani libere, Di Battista va all’attacco di Di Maio, Conte e del MoVimento 5 Stelle tutto che ha consentito l’accordo con il Partito Democratico e lo ha votato in parlamento. Anche lui lo fa dopo, non avendo avuto il coraggio di schierarsi contro il resto del M5S prima. E anche lui aspetta che il governo sia nominato per fare la sua mossa, come Renzi.

Leggi anche: El Dibba desaparecido (jamás será vencido)

Potrebbe interessarti anche