I sommersi e i trombati delle elezioni europee

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-05-27

Aiuto, Borrelli e Affronte, tre ex M5S che avevano tentato di tornare a Bruxelles con altre liste rimangono fuori. Ma non sono gli unici trombati eccellenti di queste europee 2019. A partire dai due Mussolini che dovrebbero rimanere fuori entrambi

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Daniela Aiuto, David Borrelli, Marco Affronte. Tre dei quattro fuoriusciti dal MoVimento 5 Stelle che hanno tentato di ricandidarsi all’Europarlamento non ce l’hanno fatta. I primi due si erano candidati con +Europa (la Aiuto al Sud e Borrelli a Nord Est) mentre Affronte con Europa Verde. Entrambi i partiti non hanno superato la soglia di sbarramento del 4%. Potrebbe invece farcela Marco Zanni, candidato con la Lega nella circoscrizione Nord Ovest. È nono, ma Salvini è capolista e non è chiaro dove e se verrà eletto. Quindi l’ex eurodeputato M5S, uscito dal MoVimento dopo il tentativo di ingresso nell’ALDE (orchestrato da Borrelli e che causò anche l’uscita di Affronte) potrebbe tornare a Bruxelles con la Lega.

I riciclati del M5S sono quasi tutti trombati

Borrelli per ora tace. Del resto da quando è uscito dal M5S colui che era stato il primo consigliere comunale eletto con una lista a 5 Stelle non è mai stato molto loquace. Si affida invece allo spassoso commento di Pizzarotti sul suo successo personale a Parma (dove ha preso ben l’8%) la Aiuto che si limita ad aggiungere che oggi è un buon giorno per ricominciare. Non lo sappiamo. Di sicuro è  un buon giorno per fare gli scatoloni. Per Borrelli cambia poco, del resto dopo un mandato da consigliere comunale e uno da europarlamentare aveva esaurito il limite dei mandati a sua disposizione con il M5S.

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E non è l’unica.. In casa del Partito Democratico Daniele Viotti (Nord Ovest) non tornerà sui banchi dell’Europarlamento. A Nord Est non viene riconfermata Cecile Kyenge e rimane fuori anche l’ex sindaco di Montebelluna (ex candidata alla Segreteria ed ex senatrice) Laura Puppato. Dovrebbe invece entrare Alessandra Moretti (che era già stata eletta nel 2014 ma si era dimessa per correre alle Regionali).

Nogarin e Tamburrano fuori, a rischio Isabella Adinolfi

L’Eurodeputato uscente Dario Tamburrano, candidato per il M5S nella circoscrizione Centro, dovrebbe invece rimanere fuori, con 9.168 preferenze è quinto dopo Castaldo, Rondinelli, Nogarin e Agea. Con il 15,95% dovrebbero passare solo i primi due, quindi oltre a Tamburrano rimane fuori l’eurodeputata uscente Laura Agea e il sindaco di Livorno Filippo Nogarin che su Facebook ha affidato ad un fotomontaggio il commento dell’esito del voto

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Al Sud per il MoVimento 5 Stelle è in bilico ma dovrebbe farcela l’eurodeputata uscente Rosa D’Amato (famosa per essersi inventata una dichiarazione di Alexander Purcell su Xylella) mentre rischia di rimanere fuori Isabella Adinolfi. Caso abbastanza particolare il suo nel 2014 era stata la migliore del M5S su base nazionale dopo Ignazio Corrao con 67mila preferenze. A questa tornata elettorale si ferma a 37mila voti.

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Ce la fa invece – finalmente – Dino Riccardo Maria Giarrusso detto Iena che risulta essere il candidato più votato in assoluto del MoVimento 5 Stelle in questa tornata elettorale. Non brillano invece le capilista scelte personalmente da Luigi Di Maio. Sicuramente verranno elette tutte ma non hanno fatto il pieno di preferenze, segno forse che la base non ha gradito l’imposizione dall’alto di candidate pressoché sconosciute e non votate alle europarlamentarie.

I Mussolini non superano la prova della democrazia

I due Mussolini, l’eurodeputata Alessandra candidata con FI e Caio Giulio Cesare con FdI rimarranno entrambi fuori. Alessandra Mussolini infatti è arrivata terza nella circoscrizione dell’Italia Centrale con appena 14mila preferenze. Nel 2014 la nipote del Duce era arrivata seconda dietro Tajani con oltre 81mila preferenze. Anche questo è uno dei segni del continuo cedimento del partito di Berlusconi (che invece sarà eletto).

alessandra mussolini forza italia europee - 2

Per Caio Mussolini, che qualche giorno fa gongolava all’idea che un presidente di seggio antifascista fosse “costretto” a convalidare la scheda con il suo nome (non è il primo Mussolini a candidarsi nell’Italia post-fascista ma non diteglielo) la situazione è abbastanza chiara.

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Il pronipote della Buonanima è quinto tra i candidati di Fratelli d’Italia (con 21mila preferenze) e anche se la Meloni rinunciasse a farsi eleggere nella circoscrizione Meridionale FdI dovrebbe eleggere all’Europarlamento almeno Raffele Fitto, passato da FI a FdI.

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