Il grande gelo tra Conte e Casalino

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-10-29

Il premier avrebbe espresso il desiderio di scegliere un altro portavoce. Ma la pretesa è stata bloccata dai vertici pentastellati, che hanno blindato Casalino

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Tra Giuseppe Conte e il suo portavoce Rocco Casalino c’è gelo. Il Giornale racconta oggi che l’uomo che la Casaleggio Associati ha messo a capo della comunicazione del MoVimento 5 Stelle prima e della presidenza del Consiglio poi ha tirato troppo la corda tra una minaccia ai tecnici e lo scoglionamento per il Ferragosto saltato e proprio per questo la convivenza con Conte si è fatta sempre più difficile:

Differenze di carattere, maggiore desiderio di autonomia dell’inquilino di Palazzo Chigi, volontà di avere una comunicazione più felpata. Sarebbero queste le motivazioni della «freddezza» tra i due. Un climax discendente che ha avuto il picco dopo la pubblicazione dei due audio di Casalino da parte di alcuni quotidiani tra cui Il Giornale.

A quel punto il premier, anche leggendo i commenti sul web, ha imposto allo spin doctor di rendere meno invasiva la sua presenza. Sui social, avrebbe dato fastidio la sequela di battute su «Conte portavoce di Casalino», il tutto corredato da immagini in cui si vedeva il comunicatore in prima linea a dribblare i microfoni, Conte dietro, dimesso e in ombra.

giuseppe conte comunicazione staff casalino m5s - 2

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Proprio per questo la presenza di Casalino a Palazzo Chigi si è rarefatta:

Riferiscono che, nelle scorse settimane, è diminuita la presenza di Casalino nelle stanze di Palazzo Chigi. Con Maria Chiara Ricciuti, vice capo ufficio stampa, a tamponare. Un passo indietro rispetto alle intemperanze dei mesi scorsi, quando il portavoce si sentiva in dovere di fare da Cicerone all’inesperto giurista nella selva dei Palazzi del potere. E in seguito alla pubblicazione delle registrazioni, Rocco ha avuto un approccio meno «muscolare» nel lavoro.

Sarebbe potuta andare anche peggio della «quarantena». Conte ora si sente più sicuro nella gestione delle sue uscite. E c’è chi racconta che avrebbe espresso il desiderio di scegliere un altro portavoce. Ma la pretesa è stata bloccata dai vertici pentastellati, che hanno blindato Casalino.

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