Il governo toglie le pensioni agli ebrei vittime delle leggi razziali

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-10-29

Cancellati importi pari a 500 euro al mese destinati a persone nate prima del 1945, che quindi oggi hanno superato i 70 anni di età. L’UCEI scrive al governo

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A ottant’anni esatti dalle leggi razziali, il governo Lega-M5S taglia gli assegni previsti fin dal 1955 alle vittime delle leggi razziali e a chi è stato vittima di persecuzioni politiche durante il fascismo. Parliamo di importi pari a 500 euro al mese destinati a persone nate prima del 1945, che quindi oggi hanno superato i 70 anni di età. Lo stanziamento totale “risparmiato” è pari a 50 milioni di euro.

Il governo toglie le pensioni agli ebrei vittime delle leggi razziali

La decisione è contenuta in un allegato al decreto fiscale pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale, insieme ad altri tagli che riguardano il sostegno alle famiglie e alle imprese e non si tratta di una riduzione ma di una cancellazione, fa sapere l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. La presidente dell’Ucei Noemi Di Segni ha scritto al premier Giuseppe Conte, al ministro dell’Economia Giovanni Tria e al sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, che ha la delega per i rapporti con le confessioni religiose e per le attività dedicate alla memoria. Di Segni ha anche chiesto di poter essere sentita dalla commissione Finanze del Senato che da oggi esaminerà il decreto fiscale.

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Per ottenerle gli aventi diritto hanno dovuto fare domanda alla commissione e documentare gli atti persecutori che li hanno colpiti, come ad esempio le lettere delle scuole che li hanno esclusi dopo il 1938. Noemi Di Segni ha scritto alla Stampa per chiedere un passo indietro al governo:

Non abbiamo neanche il coraggio di informarne i sopravvissuti, di quanto sta accadendo, che con infinito coraggio affrontano nei loro nuclei famigliari, dinanzi a studenti e insegnanti l’impegno di raccontare gli orrori della Shoah, narrando l’inenarrabile, e dover leggere nei loro occhi il senso di desolazione e abbandono.

Quale ente che rappresenta tutti gli ebrei italiani non possiamo che invitare governo e Parlamento a riconsiderare la scelta fatta e valutare ogni possibile rimedio amministrativo, legislativo o emendativo al fine di giungere ad una soluzione che non intacchi il lungo percorso fatto in questi ultimi 75 anni di ricostruzione del Paese, permettendo così a chi ha vissuto quel buio periodo della storia e a chi ha subito persecuzioni per difendere i valori oggi sanciti nella nostra Costituzione, di continuare, per ancora una manciata di anni, di poter vivere, o meglio, sopravvivere.

EDIT ore 10,47: ecco la tabella dell’allegato al decreto fiscale pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale:

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EDIT2 ore 12: La viceministra all’Economia Laura Castelli sostiene che sia una bufala:

“Ancora una volta ci troviamo costretti a intervenire per smentire una notizia falsa pubblicata da La Stampa e ripresa dal Corriere della Sera e da altri quotidiani. Si tratta della presunta cancellazione dell’assegno pensionistico destinato alle vittime delle leggi razziali. Smentiamo in modo categorico che sia stato tolto anche solo un euro dall’assegno per le vittime delle leggi razziali e per i perseguitati dal fascismo per motivi politici. Si tratta di una notizia totalmente priva di fondamento ed è grave che un quotidiano nazionale come La Stampa, poi seguito da altri quotidiani, abbia pubblicato una fake news di questa portata. Il fondo per le pensioni c’è ed è capiente per tutto il 2019. Tutti i beneficiari riceveranno l’intero assegno”. A riferirlo è il Viceministro all’Economia del MoVimento 5 Stelle Laura Castelli.

“Riteniamo quanto fatto circolare sulla Stampa un fatto gravissimo, oltretutto perché riguarda una questione delicata e sensibile quale quella delle vittime della persecuzione. Si tratta dell’ennesima squallida menzogna e ci dispiace che ad essere inconsapevolmente coinvolte in questo clamoroso errore siano persone a cui va tutto il nostro sostegno e la nostra comprensione. Non avremmo mai pensato che si sarebbe giunti al punto di utilizzare la tragedia delle vittime delle leggi razziali per attaccare il Governo. Gli esponenti delle opposizioni che hanno rilanciato queste falsità, come l’onorevole Fiano, dovrebbero vergognarsi e chiedere scusa. È triste constatare ogni giorno di più la totale perdita di credibilità a cui è giunta la stampa in questo paese. Pur di attaccare questo Governo si arrivano a fabbricare e cavalcare vere e proprie fake news, senza che vi sia la benché minima accortezza giornalistica di verificare i fatti. L’obiettivo è colpire il Governo con ogni mezzo e questo va al di là dell’informazione giornalistica. Auspichiamo che quanto prima giungano scuse pubbliche e che si dia risalto alla verità. Un’informazione malata mina la democrazia di un paese”. Così conclude il Viceministro.

EDIT3 ORE 12,59: “Rassicurazioni dal Quirinale e dal Governo sono pervenute all’Unione delle Comunita’ Ebraiche Italiane riguardo al timore che il decreto fiscale prevedesse il taglio del fondo pensioni destinato alle vittime delle leggi razziste e ai perseguitati dal fascismo”. Lo scrive in una nota l’Ucei dopo aver denunciato in una lettera pubblicata sul quotidiano La Stampa la presunta riduzione di 50 milioni del fondo destinato ai pensionati di guerra e ai perseguitati politici e razziali prevista dal decreto fiscale collegato alla manovra. “Secondo gli aggiornamenti ricevuti e accolti con sollievo dall’Ucei – spiega la nota – gli importi cancellati nel provvedimento fiscale fanno riferimento ad avanzi di bilancio derivanti dalla normale diminuzione del numero degli assistiti. Tali importi vengono così rimessi a disposizione del bilancio generale dello Stato“. L’Unione delle Comunità ebraiche italiane “prende atto di tali opportune precisazioni e prosegue nel proprio impegno per semplificare la procedura prevista oggi dalla legge e per la risoluzione dei casi tutt’ora pendenti e in attesa di riconoscimento di benemerenza dai perseguitati. La giustizia nei confronti di coloro che ebbero a soffrire delle persecuzioni deve restare un cardine del nostro ordinamento e della nostra democrazia e – conclude l’Ucei – il miglior modo di onorare una Memoria viva e consapevole”.

Leggi sull’argomento: L’accordo politico tra Lega e M5S per fermare la TAV

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