Come Di Maio ha “salvato” Pernigotti ed “eliminato” il cottimo

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-08-07

Da ieri l’Ufficio Fregnacce a Buon Mercato del M5S strombazza due provvedimenti che riguardano Pernigotti e il cottimo dimenticando di raccontare cosa ha fatto per davvero. Aiutiamoli

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Ieri abbiamo parlato del “salvataggio” di Pernigotti annunciato dal ministero dello Sviluppo guidato dal bisministro e vicepremier Luigi Di Maio e anche del decreto rider approvato dal Consiglio dei Ministri. Il leader del MoVimento 5 Stelle, che non pubblica nulla da ieri sulla sua pagina Facebook perché ha paura dei commenti sul decreto sicurezza bis e sulla TAV, ha però scritto che il cottimo è stato cancellato prendendosela con i giornali che pubblicano fake news.

Come Di Maio ha “salvato” Pernigotti ed “eliminato” il cottimo

E allora andiamo con ordine partendo dalla Pernigotti. Come ha notato Phastidio, La Stampa di oggi ci ha spiegato i dettagli del presunto salvataggio di Pernigotti. Il primo dato di fatto che va segnalato è che a dispetto di quello che c’è scritto nei bannerini dell’Ufficio Stampa, Fregnacce e Propaganda per Analfabeti Funzionali del M5S, Pernigotti non è ancora stata salvata. Ieri è stato annunciato un accordo con due privati che rileveranno i rami d’azienda dei proprietari turchi, sì, ma soltanto se qualcuno ci mettei soldi. Qualcuno chi? Noi, che domande.

La parola fine, però, arriverà solo negli ultimi giorni di settembre: l’operazione è vincolata all’aiuto economico di Stato e Regione per ammodernare lo stabilimento, altrimenti non se ne farà nulla. […] «Stiamo studiando una newco con la Spes – dice Emendatori – ma sarà fondamentale l’aiuto economico dello Stato poiché devono essere rifatti gli impianti, e non solo». Anche Antonio Di Donna, presidente del gruppo Spes, ricorda: «Il nostro impegno a Novi Ligure sarà per dieci anni e dovrà essere supportato da un impegno economico sia della Pernigotti sia della Regione e del Mise».

pernigotti di maio 1

Se gli accordi andranno in porto, l’occupazione sarà tutelata. L’azienda, no, almeno così come la si conosceva: lo spezzatino societario voluto dai Toksoz sta andando a compimento con la cessione della divisione «Ice & Pastry», che comprende la produzione e commercializzazione di basi e ingredienti per gelati e prodotti di pasticceria.

Alla Pernigotti la produzione è ripresa il 23 luglio in vista della campagna natalizi. La proprietà turca ribadisce che resterà titolare del marchio «Pernigotti 1860», «continuando la distribuzione e commercializzazione di cioccolato, praline, torrone e creme spalmabili». Queste ultime prodotte in Turchia ormai da anni.

Di tutto questo non c’è il minimo accenno nelle comunicazioni dell’Ufficio Circonvenzione di Elettore Incapace del M5S, sicuramente per una mera dimenticanza.

Ciao raga, sono quello che abolisce il cottimo mettendo il cottimo nel decreto

E ora passiamo al cottimo, sul quale Luigi Di Maio ci ha messo la faccia, dice. E si arrabbia se qualcuno gli fa notare che dice fregnacce, dice. O meglio, questo è ciò che dice l’Ufficio Fregnacce a Buon Mercato che pubblica sulla sua pagina Facebook:

cottimo di maio

Ora, si dà il caso che questo sia il decreto rider licenziato ieri dal Consiglio dei Ministri, a quanto pare salvo intese, tenendo a mente che abolire una cosa significa che questa viene cancellata per sempre, non c’è più, non esiste e così via.

decreto rider cottimo

In ultimo, andrebbe segnalato che a dire che il cottimo non era stato abolito nonostante le promesse sono stati i rider torinesi e non i giornali. E questo, per oggi, è tutto. Speriamo.

Leggi anche: TAV, il Senato boccia la mozione M5S. Adesso Salvini apre la crisi?

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