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Il complottone della chiusura del canale Youtube di Radio Radio

neXtQuotidiano 14/06/2020

I complottisti italiani sono sul piede di guerra perché è stato cancellato il canale Youtube di RadioRadio.it, che ospitava contenuti spesso borderline. Ma cosa dicono le linee guida di Youtube?

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C’è un «attacco all’informazione libera da parte del pensiero unico dominante», o almeno questo è quello che si scrive su Facebook, perché Youtube ha chiuso il canale di Radio Radio, nota emittente romana condotta da Ilario Di Giovambattista che pubblicava i video del sito RadioRadio.it condotto da Fabio Duranti.

Il complottone della chiusura del canale Youtube di Radio Radio

Secondo i dati dell’editore il sito web dell’emittente romana diretta da Luigi Vocalelli ad aprile aveva raggiunto mediamente 11 milioni di visualizzazioni di pagina a settimana, e oltre 3 milioni di utenti in un mese, mentre il canale YouTube Radio Radio TV, secondo quanto scriveva Prima Comunicazione, aveva oltre 500 mila visualizzazioni al giorno di media e 20 milioni di visualizzazioni nell’ultimo mese.

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Ilario Di Giovambattista e Fabio Duranti (foto da: Primaonline.it)

L’allarme più accorato alla censura lo grida Enrica Perucchietti su Facebook e su un altro canale Youtube, quello di Diego Fusaro: “Questa mattina l’algoritmo di YouTube ha decretato che il canale di Radio Radio doveva essere oscurato. All’amico Fabio Duranti e alla sua eccezionale squadra va la mia piena solidarietà. I venti di censura spirano con sempre maggiore potenza e travolgono chiunque si permetta di fare una informazione controcorrente. La dittatura del pensiero unico si riversa nel boicottaggio mediatico, nella persecuzione e nella censura on line di alcuni pensatori qualora risultino scomodi”.

Ma anche Twitter ribolle di grida alla censura e al complotto, oltre che di annunci sulla dittatura in arrivo in Italia:

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E l’allarme ferve anche su Facebook:

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Ma perché è stato chiuso il canale Youtube di Radio Radio diretto da Fabio Duranti? Sulla pagina si fa riferimento a una chiusura “per violazione delle Norme della community di Youtube”. La policy ufficiale spiega che l’account viene chiuso quando arrivano tre avvertimenti nell’arco di 90 giorni. Né il sito Radioradio.it né la pagina facebook hanno spiegato quali siano le norme presuntamente violate, mentre tra le motivazioni ci sono “Nudità o contenuti di carattere sessuale”, “Contenuti dannosi o pericolosi”, “Contenuti che incitano all’odio”, “Contenuti violenti o espliciti”, e poi le ovvie violazioni del copyright o della privacy, i furti d’identità e ancora “comportamenti predatori, stalking, minacce, molestie, intimidazioni, invasioni della privacy, divulgazione di informazioni personali di altre persone e incitamento a commettere azioni violente o a violare i Termini e condizioni d’uso”.

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Nell’aprile scorso Google ha annunciato per Youtube anche una stretta sui video che propugnano teorie complottiste collegando l’epidemia di Coronavirus alle nuove reti mobili 5G. I video che violano le regole fissate da YouTube sarebbero stati eliminati, ha evidenziato un portavoce, ricordando che l’azienda “vieta anche i filmati che al posto delle cure mediche promuovono metodi non comprovati dal punto di vista medico per prevenire il Coronavirus”. Accanto a questo, fanno sapere da Big G, “abbiamo iniziato a ridurre le raccomandazioni per contenuti borderline come le teorie cospirazioniste relative al 5G e al coronavirus, che potrebbero disinformare gli utenti in modi dannosi”. A prima vista però non sembrano esserci contenuti di questo tipo sul canale Youtube di RadioRadio.

Fabio Duranti e la chiusura del canale Youtube di Radioradio.it

Che tipo di contenuti pubblicava il canale Youtube di RadioRadio? Tra gli appuntamenti più prestigiosi e seguiti c’erano le interviste a Sara Cunial, onorevole portata in parlamento dal MoVimento 5 Stelle e poi uscita che negli ultimi mesi si è distinta per i suoi discorsi alla Camera diventati un “best of” del complottismo mondiale tanto da meritarsi citazione e disamina su Buzzfeed, che aveva anche riferito di aver segnalato a Youtube due versioni di un suo discorso in cui chiedeva l’arresto per Bill Gates per crimini contro l’umannità.

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Ma non c’era naturalmente solo Cunial tra gli intervistati. Sulla pagina facebook di RadioRadio è possibile vedere una carrellata di personaggi noti, tra cui ad esempio Roberto Burioni, Laura Castelli, Matteo Salvini, Giulio Tarro e Walter Ricciardi.

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Il 10 giugno scorso approdava ai microfoni di RadioRadio e su Youtube anche Alessandro Meluzzi, che dava spettacolo con la consueta ‘lucidità’ con una narrazione zeppa di alternative facts, come si direbbe in maniera gentile: «C’è tutta questa corte dei miracoli, da Colao ad Arcuri, questo uomo del Vaticano messo lì, Rocco Casalino del Grande Fratello: questo dimostra che non comandano nulla. Sapete cosa diceva Giovanni Falcone? Che quando comanda una certa organizzazione i cretini sono al potere. È quel che sta accadendo. Non voglio neanche dire che è solo la mafia, ma un grande deep state che ha i suoi capi nei grandi capi della Finanza: nei Rothschild, nei Soros, nei Rockefeller, nei Bill Gates, in quelli che vogliono abbattere Trump, Putin, creare un nuovo ordine mondiale di cui questa “fantocceria” italiana è soltanto un terminale».

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E mentre la radio su Facebook continua a pubblicare post forse già programmati mentre i video su Youtube allegati sono stati oscurati, c’è anche chi alla fine segnala che i regolamenti di Youtube sono stringenti ma ci sono tante altre piattaforme che permettono di caricare i propri contenuti: chissà perché in molti sono convinti che si tratti di una mossa dietro la quale c’è chissà quale autorità pubblica o addirittura il governo italiano, quando in realtà è Youtube che decide in base alle sue regole e alla sua volontà.

EDIT ore 17: Il direttore Di Giovambattista segnala un intervento per le 17 per spiegare i motivi della cancellazione del canale da parte di Youtube. Secondo alcuni la cancellazione è avvenuta per “tutelare i minori da contenuti predatori”. Ma se non si sa quali siano i contenuti indicati da Youtube è impossibile rendersi conto della reale motivazione e della sua eventuale fondatezza.
ilario di giovambattista radio radio

EDIT 15 GIUGNO: RadioRadio scrive sul suo sito che Youtube l’ha accusata di pubblicare file video contenenti “minorenni in situazioni sessualmente allusive”. E risponde con un comunicato in cui minaccia azioni legali:

“Siamo una RadioTelevisione italiana con concessioni e licenze pubbliche rilasciate dal Ministero dello Sviluppo Economico e dall’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni; le stesse Autorità pubbliche vigilano per legge sui contenuti da noi diffusi. Sul nostro canale YouTube pubblichiamo video estratti dalle trasmissioni in diretta delle nostre testate giornalistiche radiotelevisive e che, ovviamente, giammai hanno diffuso – né potrebbero farlo – contenuti che violano le vostre norme. Le vostre comunicazioni e l’oscuramento del canale sono pertanto fantasiose ovvero nella fattispecie palesemente calunniose; la censura subita si inquadra inoltre in abuso della vostra posizione dominante. Per quanto sopra vi diffidiamo: al ripristino immediato del canale; al ritiro di ogni calunnia verso i nostri riguardi; al risarcimento del danno cagionato. Seguiranno comunicazioni formali del nostro ufficio legale”.

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EDIT 15 gennaio ore 14,56: Un’ora fa Radio Radio ha annunciato che il canale è stato riaperto da Youtube:

Ieri ci hanno accusato di che gravissime e oggi ritrattano? Da dove derivano queste tue accuse dunque? Perché adesso questo è il tema.
Ora dicono semplicemente “ci siamo sbagliati”. Ma come?
Questo ritengo debba essere un tema che ieri ha riguardato Radio Radio, ma può riguardare chiunque e sicuramente mentre stiamo parlando sta riguardando qualcun altro. Radio Radio è un concessionario pubblico, che ha una reputazione, che ha le spalle larghe e quindi può dimostrare la fantasia di questi giganti della rete, padroni delle comunicazioni. Ma quanta gente non ha la stessa possibilità che abbiamo noi e che viene oscurata?

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