Calderoli: «A Gad Lerner a Pontida hanno fatto un favore»

di dipocheparole

Pubblicato il 2019-09-16

Roberto Calderoli è tornato protagonista indiscusso della Lega perché a quanto pare insieme a Giancarlo Giorgetti è il regista dell’operazione referendum sul maggioritario annunciata da Matteo Salvini a Pontida. Oggi Calderoli in un’intervista a Repubblica dice che la contestazione a Gad Lerner ha fatto un favore al giornalista: Perché quegli insulti a Lerner e quell’aggressione …

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Roberto Calderoli è tornato protagonista indiscusso della Lega perché a quanto pare insieme a Giancarlo Giorgetti è il regista dell’operazione referendum sul maggioritario annunciata da Matteo Salvini a Pontida. Oggi Calderoli in un’intervista a Repubblica dice che la contestazione a Gad Lerner ha fatto un favore al giornalista:

Perché quegli insulti a Lerner e quell’aggressione al collega Nasso di Repubblica?
«Non ho visto l’aggressione, a dire il vero. Su Lerner dico che era meglio ignorarlo, così magari gli si è fatto un favore…».

Invece ieri (sabato, ndr) un suo collega parlamentare ha detto che Mattarella “fa schifo”.
«Se lo poteva evitare…».

Quindi non pensa che faccia schifo, no?
«Non mi offenda con questa domanda. Quelle dette dal mio collega sono parole assolutamente sconvenienti. Probabilmente Mattarella poteva dare un incarico a Salvini, però è una valutazione politica».

roberto calderoli

La parte più divertente dell’intervista è quando Matteo Pucciarelli gli chiede della legge elettorale proporzionale che vorrebbero M5S e PD e nel farlo gli ricorda un precedente storico piuttosto imbarazzante:

Comunque si ha un po’ l’impressione che ogni partito di volta in volta lavori ad una legge elettorale utile per penalizzare gli avversari, un po’ come il Porcellum, ricorda?
«Se la legge elettorale non avesse avuto la natura di scambio tra riduzione di numero dei parlamentari e proporzionale, le direi che non è male. Ma se si ritorna al 1992, e io in Parlamento c’ero, allora ci ritroviamo il pentapartito».

Calderoli, che all’epoca definì “una porcata” la sua legge elettorale (che da quel momento, grazie a Giovanni Sartori, prese il nome di Porcellum), ovviamente la butta in caciara. Ma non vi preoccupate, questo argomento tornerà presto d’attualità…

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