Attualità
Gli insulti a Gad Lerner a Pontida
neXtQuotidiano 15/09/2019
“Massone, straccione, vai a casa, figlio di cento padri, spargi sempre merda su di noi, oggi sei tu che hai la merda, provocatore”
“Pezzo di merda”, “buffone”, “comunista”, “venduto”,”pagliaccio”, “vai a casa”. Gad Lerner è stato accolto dai pesanti insulti di un gruppo di militanti leghisti al suo arrivo sul prato di Pontida. Accreditato per Repubblica, il giornalista è stato scortato dal portavoce di Matteo Salvini, Matteo Pandini, che lo ha portato nel gazebo transennato riservato alla stampa.
Gli insulti a Gad Lerner a Pontida
Intanto i contestatori rincaravano la dose: “Massone, straccione, vai a casa, figlio di cento padri, spargi sempre merda su di noi, oggi sei tu che hai la merda, provocatore”. I contestatori lo hanno seguito minacciosamente sino all’area stampa, allestita a fianco del palco dove più tardi prenderà la parola il segretario federale Matteo Salvini. In prima fila, dietro le transenne sul Pratone, tante signore testimoniano così la loro fede leghista anche con i santini. Sono loro le più critiche verso il giornalista Gad Lerner che si aggira in zona stampa. “vergogna, vergogna”, “pagliaccio vai a casa”.
Intanto un militante leghista ha dato un pugno alla telecamera di un giornalista di Repubblica. E c’è una novità. Oltre alle tradizionale bandiere del leghismo, il ‘Sole delle Alpi’, il ‘Leone di San Marco’ veneto, e la croce della Lega lombarda, compare per la prima volta sul pratone di Pontida anche qualche tricolore.
D’altronde i colori della bandiera italiana hanno fatto il loro debutto anche sul palco, dove il fondale ‘La forza di essere liberi’ è incorniciata appunto dal tricolore.Sul prato dello storico raduno simbolo del partito di Salvini anche una grande bandiera che evoca la “Italexit, zitta Europa”, una bandiera israreliana e un vessillo con raffigurata la sacra famiglia Maria, Giuseppe e Gesù. “Ho portato questa bandiera perché la famiglia e’ sotto attacco”, ha spiegato il militante.
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