Anonymous è riuscito a violare il sistema di telecamere a circuito chiuso del Cremlino | VIDEO
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2022-04-06
Il collettivo di hacker, che in questi mesi sta operando contro la Russia per l’invasione dell’Ucraina, ha pubblicato le immagini
Anonymous prosegue la sua guerra parallela alla Russia. Il collettivo di hacker ha rivendicato la violazione del sistema di telecamere a circuito chiuso del Cremlino. Il palazzo della Presidenza russa, luogo pressoché inaccessibile se non agli autorizzati, ha installato al suo interno diverse telecamere sparse per le varie stanze e che immortalano anche alcuni incontri istituzionali. E ora quel segnale è finito sui computer dei pirati informatici che stanno continuando nelle loro azioni dimostrative contro Vladimir Putin, schierandosi ogni giorni di più in sostegno dell’Ucraina.
JUST IN: Hackers (@Thblckrbbtworld) who operates in behalf of #Anonymous gained access to the Kremlin CCTV system.
They quoted: “We won’t stop until we reveal all of your secrets. You won’t be able to stop us. “Now we’re inside the castle, Kremlin.” #OpRussia #Ukraine pic.twitter.com/USezFd9IZB— Anonymous TV 🇺🇦 (@YourAnonTV) April 6, 2022
Anonymous entra nelle telecamere a circuito chiuso del Cremlino
Nel tweet rilanciato dal profilo social del collettivo di hacker è stato condiviso anche un video di circa un minuto in cui vengono mostrate (senza audio) le immagini trapelate dalla violazione delle telecamere a circuito chiuso del Cremlino.
“Gli hacker di The Black Rabbit World che operano per conto di Anonymous hanno ottenuto l’accesso al sistema CCTV del Cremlino. E hanno dichiarato: ‘Non ci fermeremo finché non riveleremo tutti i tuoi segreti. Non sarete in grado di fermarci. Ora siamo all’interno del castello, Cremlino’”.
Un gesto più che simbolico e rilanciato al mondo per mostrare come anche quella zona d’ombra che sembrava essere inaccessibile e inviolabile sia finita nelle mani del collettivo di hacker. E questo atto si aggiunge a tutti quelli già rivendicati nel corso delle scorse settimane da Anonymous: dalle stampanti dei militari, ai sistemi informatici della Banca Centrale russa violati, passando per i siti governativi (compreso quello del governo) e le televisioni in cui sono state in onda le immagini della guerra. Di quella guerra di cui non si può parlare in Russia.