La nuova offensiva di Anonymous: hackerata la Banca Centrale russa

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-24

Il collettivo, attivo contro la Russia fin dal primo giorno dell’invasione in Ucraina, ha fatto sapere che entro 48 ore pubblicherà oltre 35mila file contenenti accordi segreti

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Prosegue senza soluzioni di continuità la battaglia informatica di Anonymous contro il Cremlino. Il collettivo di hacker che già ha colpito in diverse occasioni, nell’ultimo mese, le istituzioni di Mosca e alcune aziende che non hanno interrotto le loro operazioni con la Russia (vedi il caso Nestlé dei giorni scorsi) questa volta è riuscito a violare i sistemi informatici della Banca centrale russa. Un attacco hacker che, secondo gli annunci arrivati nella notte, dovrebbe portare alla messa online di moltissimi file contenenti accordi segreti e riservati.

Anonymous ha hackerato anche la Banca centrale russa

L’attacco alla Banca centrale russa, dunque, ha una matrice ben dichiarata. In possesso del collettivo di hacker, infatti, ci sarebbero oltre 35mila file segreti che saranno divulgati e resi pubblici nelle prossime 48 ore. Per il momento non si ha contezza del materiale “conquistato” da Anonymous, ma questo attacco al cuore della principale istituzione bancaria del Paese va ben oltre il gesto simbolico. Perché fino a pochi giorni fa tutti gli attacchi erano mirati a provocare disservizi informativi, con obiettivi mirati sui siti istituzionali e legati al governo del Cremlino.

Poi la campagna di attacchi informatici si era spostata sulle televisioni e sugli altri mezzi, nel tentativo di divulgare ai russi – bypassando la censura imposta da Vladimir Putin – le reali immagini della Guerra in Ucraina. E ora l’attacco alla Banca centrale russa avvenuto nella notte. Esattamente nelle ore successive alla notizia delle dimissioni della numero uno dell’istituto bancario di Stato Elvira Nabiullina che, scagliandosi contro le scelte del Cremlino, aveva presentato la sua lettera per rinunciare al suo incarico. Una richiesta respinta al mittente dal presidente russo che, per il momento, ha rilanciato chiedendo alla Duma di rieleggere per un nuovo mandato (il terzo) la donna alla guida della Banca centrale russa.

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