Alfie Evans è morto

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2018-04-28

Lo annunciano i genitori su Facebook: “Il mio gladiatore si è arreso e si è guadagnato le ali. Abbiamo il cuore spezzato. Ti voglio bene figlio mio”. La famiglia stava decidendo di comune accordo con l’ospedale come riportarlo a casa

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“Al nostro bimbo sono spuntate le ali intorno alle 2.30. I nostri cuori sono spezzati. Grazie a tutti per il sostegno”. Così la mamma del piccolo Alfie Evans, Kate James, ha dato l’annuncio della morte del figlio su Facebook. “Il mio gladiatore si è arreso e si è guadagnato le ali. Abbiamo il cuore spezzato. Ti voglio bene figlio mio”, ha scritto il padre, Thomas Evans sempre sul social network.

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Si conclude così, come per Charlie Gard, la vicenda del bambino affetto da una malattia incurabile e al centro di una battaglia legale in Gran Bretagna. Ieri i genitori avevano avviato un dialogo limitato alla possibilità di riportare il bimbo a casa. Nel frattempo Tom Evans aveva scritto un post su Facebook per ringraziare i tanti sostenitori del cosiddetto ‘Alfie’s Army’, ma anche per invitarli a un passo indietro e “a rispettare” il comunicato diffuso ieri sera dalla famiglia dopo i colloqui con i medici in cui si chiedeva a questo punto “privacy”, e si sanciva una tregua con l’ospedale e la volontà di “collaborare per definire un piano che garantisca al nostro bambino dignità e confort”.

La storia di Alfie Evans

Alfie Evans era affetto da una – e ad oggi sconosciuta – malattia neuro-degenerativa associata ad una grave forma di epilessia. Quando Alfie è arrivato all’Alder Hey soffriva di convulsioni e di un’infezione del tratto respiratorio. Dal giorno del ricovero ad oggi le sue condizioni sono andate peggiorando in maniera drastica. A causa dell’epilessia Alfie soffriva di numerose crisi convulsive, in particolare quando esposto alla luce o quando viene toccato. Il quadro clinico era complicato dal fatto che, nonostante i numerosi test (anche genetici) cui è stato sottoposto il bambino, i medici dell’ospedale non sono riusciti a determinare la natura della malattia neuro-degenerativa della quale era affetto Alfie. Dopo un anno e mezzo di cure nella Critical Care Unit i medici dell’équipe che segue Alfie avevano prospettato ai genitori la possibilità di sospendere le cure e i trattamenti che tengono in vita Alfie.

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Nella vicenda, andata avanti per mesi tra giudici e medici, si era infilato all’ultimo momento anche il governo italiano, che aveva concesso la cittadinanza ad Alfie Evans anche se questa “mossa” non aveva alcun senso dal punto di vista giuridico e non avrebbe obbligato il Regno Unito a fare alcunché, secondo le leggi. Beppino Englaro, il padre di Eluana, in un’intervista rilasciata qualche giorno fa a Repubblica si era schierato dalla parte dei genitori. Una serie di bufale e menzogne su Alfie Evans “condannato” dallo Stato e dai medici aveva caratterizzato la propaganda sulla vicenda nei giorni scorsi. Fino all’epilogo di oggi.

Leggi sull’argomento: La vera storia di Alfie Evans

 

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