C’è il Zentrum für Politische Schönheit dietro il video che ha incastrato Strache?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-05-20

Il video che ha fatto cadere il governo austriaco e rivelato al mondo con quanta facilità i sovranisti siano pronti a vendersi ai russi in cambio di sostegno elettorale potrebbe essere la nuova azione politica di un collettivo tedesco che qualche tempo fa ha costruito una replica del Memoriale dell’Olocausto di Berlino sotto le finestre della casa del leader del partito di estrema destra tedesco Alternative fuer Deutschland. L’indizio di Jan Böhmermann è la pista da seguire?

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Chi ha incastrato il vice-cancelliere austriaco Heinz-Christian Strache? Il video girato nel 2017 ad Ibiza con il leader del partito di estrema destra Fpö a tu per tu con una certa Aljona Makarowa la sedicente nipote di un oligarca russo intento a fare promesse per ottenere il sostegno politico di Mosca ha fatto cadere il governo dei sovranisti amici di Salvini. Ma chi c’è dietro l’Ibizagate? Strache si dimette e sostiene che ci sia lo zampino dei servizi segreti, che hanno tenuto nel cassetto il video per colpirlo al momento opportuno. Ma ci sono anche altre piste.

I sospetti su Jan Böhmermann

Ad esempio quella che porta ad un famoso personaggio televisivo (nonché autore satirico) tedesco: Jan Böhmermann che durante un collegamento per la consegna di un premio ha fatto sapere di essere «stracolmo di cocaina e di alcol e insieme ad alcuni esponenti della Fpö e di un’oligarca russa per discutere l’acquisto della «Kronen Zeitung». L’aspetto interessante di questa dichiarazione è che Böhmermann l’ha rilasciata ad aprile, molto prima che il video diventasse di dominio pubblico e prima che esplodesse lo scandalo. Come faceva l’attore satirico tedesco ad essere a conoscenza dei dettagli principali del video con protagonista Strache?

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Secondo la Wiener Zeitung Böhmermann in realtà non sarebbe l’autore, ma potrebbe aver visto il video in “anteprima” perché vicino ad un gruppo che si fa chiamare Zentrum für Politische Schönheit. In italiano: centro per la bellezza della politica. Un nome che è tutto un programma ma che  – sempre secondo il quotidiano viennese – avrebbero a che fare con la messinscena architettata ai danni di Strache?

Cos’è il Zentrum für Politische Schönheit

In che modo? Le ipotesi sono due. La prima è che quelli del Zentrum für Politische Schönheit abbiano in qualche modo trovato il video (o ci abbiano messo le mani sopra) e abbiano provveduto a farlo arrivare ai giornali. La seconda è che siano proprio i membri di questo particolare collettivo ad aver architettato e messo in piedi tutta l’operazione. Uno dei membri del collettivo ha confermato alla Wiener Zeitung che gli artisti sono coinvolti nell’Ibizagate. Significa che alcuni membri del collettivo hanno trovato la casa ad Ibizia, piazzato le telecamere ed ingaggiato la bionda che si spaccia per figlia di  un’oligarca russo. Anche perché l’oligarca Igor Makarov menzionato nel video ha detto all’edizione russa della rivista Forbes di essere figlio unico e di non aver “alcun rapporto” con la donna che non conosce.

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A trovare un collegamento tra il collettivo per la bellezza della politica e l’account Twitter “kurzschluss” (letteralmente “fine di Kurz”, il cancelliere austriaco alleato di Strache) è stato il giornalista Daniel Laufer. Secondo Laufer l’account Twitter è stato creato pochi minuti prima della pubblicazione del video da parte dello Spiegel e della Süddeutsche Zeitung. Il primo follower di quell’account è proprio l’account Twitter del Zentrum für Politische Schönheit.

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Ufficialmente però Philipp Ruch – fondatore del centro per la bellezza della politica – non ha voluto commentare un coinvolgimento del suo collettivo nella vicenda. Ma ci sono dei precedenti di azioni altrettanto spettacolari. Ad esempio nel dicembre del 2017 il gruppo di artisti ha costruito una replica in miniatura del Memoriale dell’Olocausto di Berlino in un giardino vicino all’abitazione del leader del partito di estrema destra tedesco Alternative fuer Deutschland (AfD) Björn Höcke posizionandolo in modo tale che fosse ben visibile dalle finestre della casa di Hocke. Nel 2015 ha lanciato una campagna dal nome “Die Toten kommen” (i morti stanno arrivando) con la quale ha fatto identificare, riesumare e portare in Germania i corpi dei rifugiati e dei migranti morti alle frontiere esterne dell’Unione Europea. Un’altra azione politica, che fa parte di quello stile che loro definisco “umanesimo aggressivo”, è stata la progettazione di alcune piattaforme galleggianti di salvataggio per i migranti. Se davvero il collettivo è dietro alla caduta di Strache lo sapremo presto. Per il momento il collettivo si limita a far sapere che in merito all’Ibizagate “non è nostro stile intrometterci negli affari interni degli altri paesi”. E visto che si parla di presunte ingerenze Russe negli affari austriaci la risposta è alquanto ironica.

Leggi sull’argomento: Il caso Vincent Lambert e la bufala della Francia “che uccide i disabili”

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