Chi ha ragione tra Wikipedia e la UE sulla direttiva copyright

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-07-03

Stamattina Wikipedia si è oscurata per protesta contro la direttiva sul copyright al voto in questi giorni. L’enciclopedia della rete scritta dagli utenti ha pubblicato un lungo comunicato in cui ha spiegato le ragioni del suo dissenso nei confronti delle nuove barriere, dei filtri e delle restrizioni imposte dalle nuove norme. Il comunicato compare in ogni …

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Stamattina Wikipedia si è oscurata per protesta contro la direttiva sul copyright al voto in questi giorni. L’enciclopedia della rete scritta dagli utenti ha pubblicato un lungo comunicato in cui ha spiegato le ragioni del suo dissenso nei confronti delle nuove barriere, dei filtri e delle restrizioni imposte dalle nuove norme. Il comunicato compare in ogni pagina del sito, che rimarrà così per un altro paio di giorni.

wikipedia oscurata

Una portavoce della Commissione Ue ha però segnalato che Wikipedia e le enciclopedie online sono “automaticamente escluse” dai requisiti imposti dalle nuove regole Ue sul copyright in via di discussione. “Il testo della commissione” affari giuridici dell’Europarlamento, si legge nel comunicato stampa dell’istituzione Ue, “specifica anche che caricare contenuti su enciclopedie online in modo non commerciale, come Wikipedia, o piattaforme di software in open source come GitHub, saranno automaticamente escluse dal requisito di rispettare le regole sul copyright” del controverso articolo 13 che riguarda un sistema di verifica ex ante dei materiali coperti da copyright e caricati sulle grandi piattaforme a scopo di lucro. Per quanto riguarda la posizione adottata dal Consiglio il 25 maggio, ritorna ugualmente l’esplicita esclusione dalle nuove norme sui diritti d’autore per le enciclopedie online, insieme a siti di compravendita online, servizi di cloud, musei, biblioteche, archivi, insegnamento e il data mining per la ricerca scientifica. Nel testo del comunicato del Consiglio Ue si legge infatti che “i siti web che immagazzinano e forniscono accesso a contenuti per fini non lucrativi, come le enciclopedie online, archivi scientifici o educativi, o piattaforme di sviluppo di software open source, sono ugualmente non inclusi” dai provvedimenti dell’articolo 13 sul gap di valore tra profitti e remunerazione degli autori. L’articolo 13, spiega quindi la portavoce al mercato unico digitale della Commissione Ue, si rivolge a quei servizi che riguardano “grandi quantità di contenuti protetti da copyright che sono stati caricati da utenti che ne non possiedono i diritti”.

wikipedia

Un caso diverso, quindi, quello per esempio di Youtube da quello di Wikipedia. Di conseguenza Wikipedia non ha l’obbligo di ‘filtrare’ attivamente nessun contenuto che vi verrà caricato. Resta chiaro, però, che se una voce dell’enciclopedia online fosse interamente copiata o alimentata da materiale coperto da copyright di cui non si hanno i diritti questo dovrebbe essere rimosso (in realtà questo già accade su Wikipedia). Maurizio Codogno, portavoce di Wikimedia Italia, risponde: «Wikipedia non si è mobilitata solo per salvare sé stessa, ma per difendere la Rete libera. L’attuale testo della direttiva impedisce lo sviluppo di nuovi servizi digitali aggiungendo nuovi vincoli ed è dunque contro lo spirito del copyright che dovrebbe proteggere la creatività: la comunità attiva su Wikipedia vuole diffondere e difendere la conoscenza libera e preservare il web come spazio aperto anche per le realtà con meno visibilità. La legge deve essere uguale per tutti, non fare differenze tra grandi e piccoli».

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