Economia
Roma TPL: il TAR sgomina un altro bando della Giunta Raggi!
neXtQuotidiano 22/02/2019
La gara per le linee periferiche è al quarto stop. A rischio la tutela dei posti di lavoro. Il bando rimozioni è stato invece annullato appena sei volte

La Giunta Raggi supera i suoi record. In questi anni vi abbiamo raccontato l’incredibile vicenda del bando di gara per la rimozione delle automobili in sosta vietata che è ormai diventato una barzelletta perché è stato annullato per ben sei volte a causa delle irregolarità presenti nel testo notate dalle ditte che volevano partecipare alla gara. Si tratta di una situazione che si ripete da anni senza soluzione di continuità e che fa ben capire cosa intendesse Virginia Raggi quando diceva che da quando è arrivata lei in Campidoglio «si fanno le cose perbene, si fanno le gare».
Ma siccome a Roma non ci facciamo mancare niente e il M5S della Capitale non intende accontentarsi dei risultati ma punta sempre a fare di meglio, ieri il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio ha annullato parzialmente il bando di gara da un miliardo per affidare a ditte diverse da Roma Tpl la gestione di tutte le linee periferiche che era stato pubblicato lo scorso 23 novembre.
++ANNULLATA++ un’altra gara del Comune #Roma, quella da oltre 1 Miliardo€ per le linee bus periferiche. Necessario aspettare le motivazioni per riscrivere il bando. Mesi persi, prevista ulteriore proroga del contratto #RomaTPL@FMagliaro @VinzBis @l4ur4bogliolo @Ereda_V @78alexb pic.twitter.com/Tcyb08kOGa
— Mercurio Viaggiatore (@MercurioPsi) 21 febbraio 2019
A quanto pare, racconta oggi il Corriere della Sera Roma, c’erano molti problemi nel bando:
Per tre volte, infatti, nei documenti che annunciavano la gara europea, sono stati riscontrati errori grossolani. Prima nell’indicazione del sito di Roma Capitale, l’indirizzo era sbagliato. E poi, le altre due, negli importi: 111 milioni anziché 11, e poi nel totale dell’appalto, calcolato su un anno e non sugli otto previsti nel contratto. Insomma il caos. E oggi si aggiunge una prima, sfavorevole pronuncia del Tar.
Gli operatori (Autoguidovie spa, Gtm srl, Sia spa, Bus italia – Sita Nord srl) hanno espresso dubbi, principalmente, sui meccanismi riferiti alla clausola sociale, che prevede l’assunzione di tutti i dipendenti attualmente in servizio con Roma Tpl, sulla generale carenza di informazioni, sull’importo a base d’asta e anche sulle condizioni degli autobus: il contratto prevede infatti l’acquisto della flotta,442 veicoli, nello «stato d’uso in cui si trova». Non certo rassicurante, viste le continue corse saltate causa guasti e gli incendi divampati all’improvviso.
Ovvero in quel bando che l’assessora alla Roma Immobile Linda Meleo magnificava quando fu varato:
Bando per le linee bus periferiche di Roma, sentite @LindaMeleo: "questa gara è stato il frutto di un lavoro durato mesi..gara complessissima che ha richiesto dei costi importantissimi"
Pre-bando zeppo di errori→ https://t.co/DUEIi2BDwU
Gara da rifare→ https://t.co/ALC2MGDjcr pic.twitter.com/ACr4Kp3Tv0— Mercurio Viaggiatore (@MercurioPsi) 8 febbraio 2019
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