Mattei paragona la protesta dei no pass sugli autobus alla lotta di Rosa Parks

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-12-31

Il giurista no vax Ugo Mattei in un’intervista a Repubblica ha invocato la “disobbedienza civile” contro la misura che prevede l’obbligo del Super Green Pass per prendere l’autobus, scomodando paragoni con la protesta di Rosa Parks in Alabama

article-post

Per il giurista torinese Ugo Mattei, membro della Commissione Dupre (dubbio e precauzione) di cui fa parte anche Massimo Cacciari, venuto alla ribalta in tempo di pandemia per le sue posizioni scettiche su vaccini restrizioni anti Covid, il Super Green Pass obbligatorio per salire sugli autobus è “un’ulteriore azione incostituzionale”. “Proibire l’accesso a un servizio essenziale come il trasporto pubblico a chi non ha il vaccino – ha detto in un’intervista a Repubblica – significa infangare l’articolo 3 della Costituzione e la legalità. Ora deve scattare la resistenza”. In che modo? “Ad esempio prendere l’autobus rifiutandoci di esibire la certificazione, fare come faceva Rosa Parks a Montgomery in Alabama”. Il paragone è di quelli grossi. Per i pochi che non lo sapessero, Rosa Parks è considerata una pioniera dei diritti degli afroamericani negli Stati Uniti: Il 1º dicembre 1955 fu arrestata perché si rifiutò di cedere il suo posto nel bus a un uomo bianco, contravvenendo alla regola che prevedeva l’obbligo per i neri di spostarsi qualora fosse salito un bianco mentre non vi erano posti riservati ai bianchi disponibili.

Mattei paragona la protesta dei no pass sugli autobus alla lotta contro le discriminazioni di Rosa Parks

La necessità delle figure della galassia no vax di paragonarsi ai grandi momenti della storia la dice lunga sulla pochezza delle loro battaglie: si pensi alla follia di Novara, quando durante una manifestazione “no green pass” alcune persone sfilarono fingendosi deportati di un campo di concentramento nazista. “Io, a questo punto, non mi vaccino per ragioni puramente ideologiche”, prosegue Mattei nell’intervista. “Non mi piego al ricatto del potere. È evidente però che qualcuno cederà: se ti sospendono dal lavoro e hai una famiglia da mantenere, non puoi reggere a lungo. Stiamo mettendo in campo delle reti di mutuo soccorso, ma serve di più”. Poi, rilancia gli argomenti usati da Gianluigi Paragone di Italexit per diffidare Mattarella dal firmare l’ultimo decreto: “Mi auguro che il Capo dello Stato stasera dimostri di essere il Presidente di tutti e ponga, per dire, il problema dei siciliani non vaccinati, o dei sardi, confinati sulle isole nemmeno fossero dei criminali”.

Potrebbe interessarti anche