Tutti i problemi del M5S con la realtà

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-11-03

Le promesse e i dossier dei grillini che dovevano fermare un po’ tutto e alla fine non fermeranno proprio niente

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Le prossime vittime sacrificali saranno i No MUOS: anche loro si sono affidati alle promesse del MoVimento 5 Stelle per le antenne di Niscemi che fanno parte del sistema di comunicazioni satellitari USA. E anche loro finiranno per essere sacrificati sull’altare della real politik, esattamente come i NO TAP, i NO ILVA e forse, magari con un piano apposito che già comincia a circolare, i NO TAV. Repubblica oggi riepiloga in un’infografica tutti problemi del MoVimento 5 Stelle con la realtà, ovvero tutti i dossier a cui hanno promesso risoluzioni più o meno immediate e semplici che però non sono fattibili. Una caratteristica che è precipua del M5S sin dagli inizi: “Per fare l’inceneritore a Parma dovrete passare sul cadavere di Pizzarotti”, diceva Grillo nei comizi che hanno preceduto la prima vittoria significativa alle elezioni del movimento suo e di Casaleggio. Sei anni dopo Pizzarotti è ancora sindaco anche se ha lasciato i 5 Stelle e l’inceneritore è ancora lì, senza che nessuno sia arrossito per questo.

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Adesso tocca agli altri. L’ILVA e il TAP sono andati, Ischia avrà il suo bel condono e il M5S continuerà a raccontare bufale per mettere insieme improbabili operazioni verità, quelli del MUOS hanno già capito l’aria che tira e sotto esame ci sono adesso le infrastrutture al Nord: Gronda, Terzo Valico, Pedemontana e naturalmente TAV. L’alleato di governo vuole le opere, il M5S deve fare l’analisi costi-benefici per farsi dire che magari c’era il modo per risparmiare asfaltando una mulattiera e percorrendola a dorso di un mulo e via, avanti con la sceneggiata. Fino a esaurimento figuracce.

Leggi sull’argomento: Babbo Natale porta il reddito di cittadinanza (o la caduta del governo)

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