Le ecoballe di Travaglio sull’emergenza rifiuti a Roma

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-07-09

Il direttore del quotidiano più libero d’Italia come un grillino qualunque oggi scrive un lungo editoriale per dire che in sostanza l’emergenza dei rifiuti “è colpa del piddi”. Speriamo almeno il Fatto venga stampato su carta riciclata

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È Virginia Raggi che traccia il solco, ma è il Fatto Quotidiano che lo difende. Nel suo editoriale di oggi il direttore del quotidiano più libero d’Italia spiega che «lo smaltimento dei rifiuti della Capitale, come di tutte le città d’Italia, è competenza esclusiva della Regione». Motivo per cui, cari romani che affogate nella monnezza, la colpa non è della sindaca della Capitale, e nemmeno di AMA, ma di Nicola Zingaretti e più in generale del PD.

Il senso di Marco Travaglio per i rifiuti di Roma

Magra consolazione si dirà. Ma sempre meglio di nulla, perché così l’onore pentastellato è salvo. Tutta colpa di Marino che fece chiudere Malagrotta senza però pensare ad un impianto, una discarica, che la sostituisse. Marco Travaglio  definisce “ottima” l’ex assessora Paola Muraro anche se in passato ne ha chiesto le dimissioni. La stessa Muraro che dopo che se ne andò dalla giunta della Raggi parlo di una guerra per bande nel M5S e di un partito di incompetenti? La stessa che se ne andava in giro a fare “gli spazzatour” a caccia di frigoriferi abbandonati da quelli del PD? La stessa che disse che  gli impianti di trattamento bastavano perché era sufficiente spingere sulla differenziata?

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Il livello della differenziata e della raccolta porta a porta non è cresciuto da quando la Raggi è al governo [Fonte]
Ma Travaglio è costretto a dire che la Muraro è “ottima” perché il successore, Pinuccia Montanari, è stata anche peggio. Travaglio la definisce “troppo ideologica”, ma non si capisce cosa vuol dire. Meglio non raccontare al lettore che la Montanari si è dimessa perché il bilancio di AMA è stato bloccato dalla sindaca. Oppure che era quella che negava l’emergenza rifiuti (e oggi il M5S ammette che “c’è qualche criticità”) o che diceva di non aver mai visto un topo a Roma. Questo per dire il livello di onestà intellettuale. Dopo tre anni di giunta Raggi Travaglio si sveglia e non potendo dire che la sindaca è “sotto attacco” perché vanno a fuoco i cassonetti dice che è la Regione a dover pensare allo smaltimento dei rifiuti della Capitale.

Quello che Travaglio non dice sulla gestione “a 5 Stelle” di AMA

Ci sarebbe da chiedersi come ha fatto fino ad ora Roma a smaltirli, mandandoli al nord Italia, in Abruzzo e financo in Austria. Travaglio scrive che la sindaca «chiede aiuto ad altre
Regioni, che spesso rispondono picche». Che sia stato anche quello un complotto di Zingaretti? In realtà sono i 5 Stelle che quando le altre regioni parlano dei rifiuti romani dicono che lo fanno “per attaccare il M5S e la Raggi” e i rifiuti di Roma viaggiano che è una meraviglia, altro che picche. Travaglio scrive che «intanto la differenziata, avviata da Alemanno e incrementata da Marino e Raggi, è arrivata al 45%». Per mancanza di spazio non aggiunge che da quando si è insediata la Raggi la percentuale di raccolta differenziata ha smesso di crescere. E che soprattutto la raccolta porta a porta è ferma al palo. Lo segnaliamo noi per correttezza, non si penssasse mai che la Raggi ha portato la differenziata al 45% partendo da zero. Anzi, le percentuali attuale sarebbero addirittura falsate.

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Dove finiscono i rifiuti trattati dai TMB di Roma? Fuori Regione [Fonte]
Non dice che i due impianti di trattamento dell’organico, annunciati in pompa magna in coincidenza delle scorse elezioni regionali, sono scomparsi dai radar. Non dice Travaglio che AMA deve ancora pubblicare gli ultimi due bilanci (che volete che sia, anche ATAC “rinata” non ha ancora pubblicato quello del 2018) e che oltre alla carenza di luoghi dove depositare l’immondizia raccolta mancano anche i mezzi e gli uomini per effettuarla. Se alle discariche deve provvedere la Regione (ma è la Città Metropolitana a doverne indicare una per Roma) senza dubbio queste cose sono di competenza di AMA, i cui vertici sono nominati dal Comune.

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L’ex assessora della giunta Marino Estella Marino ha spiegato oggi su Facebook che nel 2015 l’azienda avevaun piano industriale che comprendeva la progettazione di nuovi impianti e che sono stati i pentastellati a bloccare tutto (del resto loro sono contro discariche ed inceneritori). In tutto questo i romani pagano la TARI più alta d’Italia e la sindaca chiede loro di produrre meno rifiuti (ops, materiali post consumo). Last but not least il direttorissimo scrive che quella della Raggi che va davanti alla Rida per lamentarsi che è chiusa è una fake news perché non è vero che la sindaca ha sbagliato ditta. Già, la sindaca ha semplicemente sbagliato giorno. Che volete che sia, tra tutti i problemi di Roma questo è il male minore. Se non fosse che i romani pagano anche queste trovate comunicative.

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