La gaffe di Raggi che va all’impianto di Rida sbagliato per attaccare Zingaretti

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-07-07

Attualmente la situazione è questa: la Raggi cerca di dare la colpa a Zingaretti dell’emergenza a Roma, i suoi ascari girano nei commenti su Facebook pubblicando foto di ordinanze che non c’entrano niente o che danno torto alla sindaca, intanto lei sbaglia impianti e fa una figuraccia dietro l’altra. In attesa di un sindaco vero, dobbiamo accontentarci dell’avanspettacolo

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Ieri vi abbiamo raccontato la divertentissima gaffe di Virginia Raggi con Rida Ambiente: la sindaca si è presentata in video con un operatore AMA per denunciare un impianto chiuso e accusare Zingaretti quando sapeva che gli impianti Rida sarebbero stati chiusi fino a lunedì ma, soprattutto, come dichiarato in un altro video dall’amministratore di Rida Fabio Altissimi, quell’impianto non faceva parte di quelli citati nell’ordinanza della Regione Lazio.

La gaffe di Raggi che va all’impianto sbagliato

Si tratta infatti di una stazione per il trattamento di carta e vetro della Eco Aprilia, non dell’ormai stranoto impianto di Rida. Subito dopo l’epocale figuraccia (ricordiamo che il responsabile comunicazione del Campidoglio prende la miseria di centomila euro l’anno per pubblicare sulla pagina FB della sindaca porcate come questa) si è scatenata una curiosissima corsa degli ascari di Virginia che nei commenti su Facebook e su Twitter hanno cominciato a cambiare discorso parlando delle sciocchezze che dice AMA (la municipalizzata si lamentava che nessuno degli impianti avesse risposto sulla disponibilità, ma nessuno era tenuto a farlo: erano tenuti ad aprire e lo hanno fatto) invece di pulire la città che è ridotta una monnezza mentre la seconda rata della TARI ci ricorda che paghiamo le tasse più alte d’Italia per avere un servizio così.

raggi gaffe video impianto rida ambiente

L’impianto di Aprilia da lunedì si unirà alla Saf di Frosinone e a Ecologia Viterbo che già ieri hanno aperto le loro stutture ai camion di Ama per un totale di 1.620 tonnellate settimanali. Con alterne fortune: nel frusinate, con i cancelli aperti fino alle 19 e la possibilità di ospitare 10 tir, ieri non si è fatto vedere nemmeno un camion dell’azienda di via Calderon de la Barca. Nella Tuscia, invece, sono arrivati 3 dei 6 compattatori previsti. Insomma, 3 carichi a fronte dei 16 possibili, mentre Roma resta in emergenza igienica.

La vergogna di AMA che non riesce a raccogliere i rifiuti per cui è pagata

Il Messaggero racconta anche come la presidente di Ama ha subito cominciato alla grande il suo mandato: Luisa Melara ha fatto un comunicato dicendo che non è così, non collaborano, ad esempio Rida di Aprila ha risposto negativamente. Sta andando davvero così? A Colfelice, provincia di Frosinone, il presidente di Saf, Lucio Migliorelli, ieri pomeriggio spiegava: «Siamo aperti fino alle 19. Aspettavamo una decina di camion da Roma, sa quanti ne sono arrivati? Due. Che pretendono da Roma, che andiamo pure a prenderli?». Stessa musica al Tmb di Ecologia Viterbo: erano disponibili ad accettare sei camion dell’Ama, ma ne sono arrivati solo tre. Colfelice porterà da 200 a 360 tonnellate giornaliere la disponibilità per Roma, Viterbo da 100 a 200. Anche la Rida di Aprilia, che inizialmente aveva detto no, ha accettato di fare uno sforzo, passando da 1.000 a 1.400 tonnellate giornaliere da lunedì.

luisa melara ama
Le rotte dei rifiuti a Roma (Il Messaggero, 7 luglio 2019)

Attualmente la situazione è questa: la Raggi cerca di dare la colpa a Zingaretti dell’emergenza a Roma, i suoi ascari e i camerieri in serivizio permanente h24 girano nei commenti su Facebook pubblicando foto di ordinanze che non c’entrano niente o che danno torto alla sindaca, intanto lei sbaglia impianti e fa una figuraccia dietro l’altra. In attesa di un sindaco vero, dobbiamo accontentarci dell’avanspettacolo.

Leggi anche: Il grande bluff del video di Virginia Raggi sui rifiuti che restano nelle strade di Roma

 

 

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