Il TGR Leonardo del 16 novembre 2015 dimostra solo che Salvini e Meloni sono due cialtroni

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2020-03-26

Il servizio di TGR Leonardo del 16 novembre 2015 su un Coronavirus creato in laboratorio dai cinesi è l’ultima frontiera dei due principali leader dell’opposizione italiana. La verità è che Salvini e Meloni, così come tanti altri, guadagnano like e condivisioni dal postare scemenze. E per questo continuano e continueranno a farlo. A loro non interessa in alcun modo fornire informazioni corrette se queste vanno contro la narrativa che i loro fans si aspettano da loro e la necessità di acquisirne altri. E oggi che i loro due partiti sono in aperta competizione, come risulta dai sondaggi, è anche normale che a una stronzata della pagina facebook del primo risponda una stronzata della pagina facebook dell’altra

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Pubblicare il servizio di TGR Leonardo del 16 novembre 2015 su un Coronavirus creato in laboratorio dai cinesi sulla propria pagina facebook per adombrare un complotto dietro COVID-19 è l’ultimo livello della miseria umana: i due maggiori leader dell’opposizione italiana, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, sono riusciti a toccarlo ieri sera.

Il TGR Leonardo del 16 novembre 2015 dimostra solo che Salvini e Meloni sono cialtroni

Il messaggio che i due hanno messo online quasi in contemporanea – ma più probabilmente copiandolo uno dall’altro è una bufala e siamo curiosissimi di vedere se Salvini farà firmare davvero a qualche leghista l’interrogazione urgente al ministro degli esteri che senza alcuna vergogna prometteva ieri sera. Il servizio del 16 novembre 2015 andato in onda nella rubrica “Leonardo” della TgR che faceva riferimento a un super virus polmonare dai pipistrelli e topi studiato nei laboratori cinesi “è tratto da una pubblicazione della rivista Nature”, ha spiegato il direttore della testata regionale Rai, Alessandro Casarin, in merito alle polemiche, anche politiche, che si stanno innescando su questo cosiddetto ‘supercornavirus’ cinese. Casarin aggiunge che “proprio tre giorni fa la stessa rivista ha chiarito che il virus di cui parla il servizio, creato in laboratorio, non ha alcuna relazione con il virus naturale Covid-19”.

Tgr Leonardo 16 novembre 2015 salvini meloni

Anche Roberto Burioni ha smentito: “L’ultima scemenza è la derivazione del coronavirus da un esperimento di laboratorio. Tranquilli, è naturale al 100%, purtroppo”. Il 17 marzo un articolo su Nature – di cui avevamo parlato – aveva smentito la scemenza:

Le sequenze riguardano la «punta» più esterna di quei minuscoli organelli, quasi antennine, con cui il virus viene a contatto con le cellule, in questo caso le nostre. Sono state scelte in particolare due minuscole regioni di cui parleremo fra un attimo. Il risultato è chiaro. Il virus attuale è strettamente imparentato con gli altri virus del passato, appartenenti alla stessa famiglia. Le differenze sono piccole ma significative, originatesi probabilmente per mutazione spontanea. Non c’è nessuna evidenza che possano essere state prodotte in laboratorio.

E giusto per completare, anche l’autore del servizio lo ha smentito:

Tgr Leonardo 16 novembre 2015 salvini meloni 1

Quella che il nuovo coronavirus sia un prodotto sintetico è una delle prime fake news emerse insieme all’epidemia, ma non ha mai avuto nessuna prova scientifica, anzi. A generare la bufala è stata, lo scorso gennaio, un’intervista di un ex ufficiale israeliano al Washington Times, un sito di destra già noto per aver rilanciato altre teorie cospirazioniste, come quella che l’ex presidente Usa Obama fosse musulmano. Pochi giorni dopo lo stesso autore, Danny Shoam, ha smentito parzialmente, dicendo di non avere prove. A rafforzare le ipotesi complottiste c’era poi il fatto che a Wuhan esiste l’unico laboratorio di alta sicurezza della Cina, che però ha avuto l’ok ad operare solo nel 2018, tre anni dopo lo studio citato dal servizio di Tg3 Leonardo. In realtà tutte le ricerche condotte sul Sars-Cov-2 finora non hanno trovato prove di una presunta origine ‘sintetica’. Gli esperti hanno in particolare confrontato il gene per una proteina chiave nel processo infettivo, una proteina dell’involucro esterno del virus (chiamata ‘spike’, da punta o spina) che gli serve per attaccarsi, entrare e infettare le cellule umane. Questa e altre “caratteristiche del virus, la sequenza genetica di RBD e la spina dorsale del virus – hanno concluso gli autori dello Scripps Research Institute di La Jolla – ci portano a scartare l’ipotesi della manipolazione di laboratorio come possibile origine del SARS-CoV-2”. Al coro degli scienziati intervenuti per spegnere le preoccupazioni si è unito Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza e rappresentate Oms, sottolineando come l’ipotesi sia destitutita di ogni fondamento. Con lui la virologa Ilaria Capua, che conferma come l’origine del virus sia assolutamente naturale, proveniente da “un serbatoio selvatico”. La sintesi che mette fine ad ore convulse arriva da Burioni: “Questa è una scemenza. Tranquilli, il coronavirus è naturale al 100%, purtroppo”.

Perché Salvini e Meloni postano bufale su Facebook?

Ma allora perché i due leader dell’opposizione italiana hanno pubblicato una bufala non verificata sulla loro pagina facebook, anche se si poteva verificare in cinque minuti la falsità delle affermazioni che avranno ripreso da qualche cretinissima catena su Whatsapp? La risposta è tutta in questa immagine: 27mila mipiace e 42mila condivisioni per il post di Salvini e sotto i commenti di due persone che dicono che sì, alla fine può essere, a mia moglie lo dicevo da tempo.

Tgr Leonardo 16 novembre 2015 salvini meloni 2

La verità è che Salvini e Meloni, così come tanti altri, guadagnano like e condivisioni dal postare scemenze. E per questo continuano e continueranno a farlo. A loro non interessa in alcun modo fornire informazioni corrette se queste vanno contro la narrativa che i loro fans si aspettano da loro e la necessità di acquisirne altri. E oggi che i loro due partiti sono in aperta competizione, come risulta dai sondaggi, è anche normale che a una stronzata della pagina facebook del primo risponda una stronzata della pagina facebook dell’altra e viceversa. E c’è anche un altro motivo che permette a loro di fare cose come queste: domani nessuno chiederà conto a Salvini o a Meloni in televisione delle sciocchezze che dicono su Facebook, chiamando esperti a smentirli. E finendo nei guai come invece è finito Zaia con i cinesi quando se n’è uscito con i topi vivi. Se fossero a capo di un governo, Salvini e Meloni oggi si ritroverebbero al centro di una crisi diplomatica internazionale per quello che hanno postato su Facebook. Ma se fossero, appunto, a capo di un governo non posterebbero nulla di simile. Perché il loro obiettivo finale lo avrebbero raggiunto. A forza di stronzate, appunto.

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