Il taglio delle pensioni d’oro colpirà anche quelle di vecchiaia?

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-08-13

Le categorie a rischio sono molte di più di quelle annunciate all’inizio. Ma c’è chi ne rimarrebbe fuori. E chi teme di finire nel mucchio

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Il taglio delle pensioni d’oro fin qui annunciato a più riprese da MoVimento 5 Stelle e Lega potrebbe finire per colpire anche medici e dirigenti. La soglia di 80mila euro lordi si traduce in 3800 netti al mese, ovvero meno dei 4mila annunciati. Le categorie colpite potrebbero essere quindi direttori generali, medici, finanzieri, carabinieri e poliziotti in aggiunta a prefetti, diplomatici, quadri dell’industria e ai professionisti come architetti, ingegneri, commercialisti.

Il taglio delle pensioni: le categorie a rischio

Finora si stimavano in meno di 160mila gli italiani che sarebbero stati colpiti dal provvedimento allo studio del governo gialloverde i proventi del quale non sono però ancora del tutto chiari a Luigi Di Maio. Oggi Valentina Conte su Repubblica fornisce un quadro più aggiornato:

Magistrati e professori universitari ad esempio sventerebbero il taglio, stimato in media per gli altri tra un 10 e un 20% lordo della pensione. E questo perché potendo restare sino ai 70 anni in servizio, non sarebbero tra quelli che hanno anticipato la pensione, in base alle nuove età di uscita rideterminate dai tecnici del governo.

pensioni fasce di reddito
Le pensioni per fasce di reddito (Libero/Itinerari Previdenziali, 13 luglio 2018)

Dove sarebbe allora l’equità sbandierata nella relazione illustrativa del provvedimento? Perché un giudice o un professore universitario può tenersi i suoi 6-7 mila euro netti al mese, senza donare alla causa solidaristica in tempi di crisi invocata dai gialloverdi neanche un centesimo? E ancora: perché una dirigente andata in pensione di vecchiaia negli anni Novanta a 57-58 anni in base alle regole di allora, senza poter in alcun modo prolungare la sua permanenza, adesso scopre di essere a 7 annidi distanza dalla nuova età fissata in modo retroattivo dalla legge?

Ma c’è di più: «Il taglio non è basato su un ricalcolo di pensioni privilegiate, ma solo sulle pensioni anticipate tanto care alla Lega», tuona Renato Brunetta, deputato di Forza Italia. «Anticipate poi in base a un’età teorica stabilita dalle tabelle di Boeri. Così però si colpiscono anche le pensioni di vecchiaia. Un pasticcio da dilettanti».

Leggi sull’argomento: Il Grande Complotto dell’attacco dei mercati al governo Lega-M5S

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