La fiammata dello spread: 232 punti

di Mario Neri

Pubblicato il 2019-08-09

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi, nei primi scambi, vola a 232 punti dai 209,5 punti della chiusura di ieri. L’aumento del differenziale incorpora l’apertura della crisi di governo, che al momento della chiusura di ieri non era ancora stata annunciata. Il rendimento del decennale avanza all’1,749 dall’1,536% della chiusura di ieri. Va anche …

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Lo spread tra Btp e Bund tedeschi, nei primi scambi, vola a 232 punti dai 209,5 punti della chiusura di ieri. L’aumento del differenziale incorpora l’apertura della crisi di governo, che al momento della chiusura di ieri non era ancora stata annunciata. Il rendimento del decennale avanza all’1,749 dall’1,536% della chiusura di ieri. Va anche segnalato che la prima fiammata dello spread di ieri era stata temporalmente precedente al comunicato della Lega in cui si adombrava un finale a tarallucci e vino per la crisi balneare apertasi con il voto sulla TAV. Poi la situazione è in qualche modo precipitata.  Anche Piazza Affari in forte calo con la crisi di Governo. Il Ftse Mib cede l’1,61% a 20.505 punti.

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Lo spread durante il governo Conte (La Stampa, 9 agosto 2019)

Lo spread può avere un peso decisivo nella prossima campagna elettorale, in primo luogo perché può influenzare le issues e l’atteggiamento di partiti come Lega e Fratelli d’Italia, in secondo luogo perché può costituire un’arma degli avversari contro di loro: già ieri Carlo Calenda ha detto che una vittoria di Salvini e Meloni, probabile viste le simulazioni elettorali, potrebbe innescare un effetto domino con l’uscita dell’Italia dall’euro.

Leggi anche: Come hanno preso i grillini la fregatura di Salvini: il caso Marione

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