Opinioni
Sorpresa! La Lega orientata a votare no sulla Gregoretti in Aula
di dipocheparole
Pubblicato il 2020-01-22
Lunedì Matteo Salvini ha ordinato ai senatori della Lega nella giunta delle autorizzazioni a votare sì sulla Gregoretti perché lui non vede l’ora di andare a processo. Ovviamente la necessità di fare l’eroe (o la vittima) in contemporanea delle elezioni regionali in Emilia-Romagna non era certo impellente. Infatti oggi, scrive Mario Ajello sul Messaggero, i senatori […]
Lunedì Matteo Salvini ha ordinato ai senatori della Lega nella giunta delle autorizzazioni a votare sì sulla Gregoretti perché lui non vede l’ora di andare a processo. Ovviamente la necessità di fare l’eroe (o la vittima) in contemporanea delle elezioni regionali in Emilia-Romagna non era certo impellente. Infatti oggi, scrive Mario Ajello sul Messaggero, i senatori della Lega sono orientati a votare no in Aula tra un mese all’autorizzazione a procedere per Salvini sulla Gregoretti:
L’ultima sorpresa, in questa commedia delle parti, mal recitata da Salvini e ancora peggio condotta dal Pd, è che nel voto in aula del 17 febbraio la Lega potrebbe ribaltare la posizione appena assunta: dal sì al no al processo a Salvini. Riallineandosi, oltre che a Forza Italia, a Fratelli d’Italia la cui linea è che un ministro non ci si processa per aver svolto secondo la volontà degli italiani il suo compito di difendere il Paese. E comunque, sull’aula a febbraio – queste le indiscrezioni provenienti dal Carroccio – non c’è nulla di deciso, ma lì la Lega potrebbe dirsi contraria all’autorizzazione a procedere, anche perché il parere non è vincolante.
Quindi quando il voto in Emilia-Romagna sarà soltanto un ricordo il Capitano tenterà di sfuggire al processo confidando sui numeri risicati della maggioranza in Senato:
La situazione è ancora fluida. Ogni sorpresa e qualsiasi acrobazia è possibile. I rosso-gialli nel voto si accoderanno ai leghisti nel caso di sì al processo o diserteranno lo scrutinio come hanno appena fatto, non facendo una gran figura? Da qui al D-Day del 17 febbraio potrà accadere perfino che non ci sarà più il governo in caso di tracollo in Emilia. Quanto all’esito della partita a Palazzo Madama, si vedrà una maggioranza schiacciante per il sì al processo a Salvini (se la Lega confermerà il sì), sennò il voto sarà sul filo visto che ogni settimana qualche grillino lascia il gruppo e i numeri rosso-gialli diventano sempre più risicati.
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