Il sondaggio Winpoll sulle elezioni regionali in Campania

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-07-03

Il Sole 24 Ore pubblica oggi i risultati di un sondaggio Winpoll sulle elezioni regionali in Campania che danno Vincenzo De Luca in grande vantaggio su Stefano Caldoro e sugli altri contendenti. Secondo le stime di questo sondaggio il 65,4% degli elettori campani voterebbe De Luca contro il 21,9% che voterebbe il candidato del centro-destra Stefano Caldoro …

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Il Sole 24 Ore pubblica oggi i risultati di un sondaggio Winpoll sulle elezioni regionali in Campania che danno Vincenzo De Luca in grande vantaggio su Stefano Caldoro e sugli altri contendenti. Secondo le stime di questo sondaggio il 65,4% degli elettori campani voterebbe De Luca contro il 21,9% che voterebbe il candidato del centro-destra Stefano Caldoro e il 10,9% Valeria Ciarambino, esponente del M5s.

Anche tenendo conto del fatto che gli astensionisti e gli indecisi sono tanti si tratta di un dato straordinario. Delle due l’una: o il campione su cui si basa questo sondaggio è del tutto non rappresentativo o siamo di fronte a uno di quei casi in cui un leader politico è diventato talmente popolare da travalicare prepotentemente gli schieramenti politici. Esattamente come è successo in Veneto con Zaia. La seconda ipotesi è decisamente la più probabile. Non solo questi dati, ma molti altri indizi tendono a confermarla. Quello di De Luca è decisamente un successo personale. Sulla base delle intenzioni di voto delle liste che lo sostengono la sua coalizione può contare sul 45,1%. In Campania gli elettori  possono esprimere un voto disgiunto. Possono votare un  partito appartenente a una coalizione e il candidato presidente di una altra.

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Nel caso di De Luca la differenza tra la stima del voto a lui come candidato-presidente (65,4%) e il voto alle liste che lo sostengono (45,1%) è di 20 punti percentuali. Un dato ancora più sorprendente se si considera che all’interno del 45,1% di voti alla coalizione c’è un 19,8% di voti a liste che in un modo o nell’altro si richiamano a lui. La somma dei voti dei partiti di centro-sinistra (dal Pd a Renzi e Calenda per intenderci) non arriva al 25%. E questo la dice lunga sulla capacità di De Luca di sconfinare verso elettorati non tradizionalmente o stabilmente di centro-sinistra. La dimostrazione di quanto abbiamo appena detto è nei flussi elettorali. Quei 20 punti percentuali in più che fanno arrivare De Luca al 65% sono la somma di 10 punti persi da Caldoro e 10 punti persi dalla Ciarambino. Il tutto confermato dai flussi tra le ultime europee e le intenzioni di voto rilevate dal sondaggio Winpoll-Arcadia.

Sempre secondo il sondaggio il 56% di coloro che hanno votato Lega alle Europee e il  49% degli elettori del M5s si dichiarano oggi intenzionati a votare De Luca. Una altra conferma viene dai dati sulla fiducia. Non solo il 78% degli elettori campani dice di avere molta o abbastanza fiducia in lui ma è ancora più rivelatore che la pensi allo stesso modo il 68% degli elettori della Lega, il 72% dei 5Stelle e il 65 % di quelli di Fdi.

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