“È stato inopportuno”, Sgarbi critica La Russa e chiede a Meloni una “Fiuggi 2”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-12-29

Il Sottosegretario alla Cultura critica la scelta del Presidente del Senato di celebrare l’anniversario della nascita del MSI e tira una stoccata alla Presidente del Consiglio

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Mentre il Presidente del Senato, in un colloquio con Il Corriere della Sera, diceva di “fregarsene” delle prassi e delle liturgie istituzionali di fronte alle critiche per quel post social in cui celebrava l’anniversario della nascita del MSI, il quotidiano La Repubblica intervistava uno degli esponenti del governo: il Sottosegretario al Ministero della Cultura. Ed è proprio tra le righe di quell’intervista che emergono due dettagli molto importanti sulla percezione interna allo stesso esecutivo e ai partiti che compongono la maggioranza di governo. Perché le parole di Vittorio Sgarbi contro Ignazio La Russa sono l’esatto emblema del fatto che la difesa a oltranza – quella sollevata da Fratelli d’Italia – sia del tutto controproducente.

Sgarbi contro La Russa per le celebrazioni del MSI

Il critico d’arte, oggi braccio destro del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ha criticato la scelte di quel riferimento al passato fatto dalla seconda carica dello Stato. Ha detto che il ricordo delle sue radici è legittimo, ma che si debba pensare al futuro senza troppi vaneggiamenti su un partito che ha sempre avuto dei riferimenti storici a degli ideali anti-costituzionali:

“Il ricordo del Msi del mio amico La Russa, che si arrabbierà, è stato non illegittimo ma quantomeno inopportuno. Soprattutto politicamente. Perché finisce per richiamarsi al passato e non al futuro, come Giorgia Meloni. Tra i due nel partito probabilmente ci sarà qualche discussione”.

Un dualismo che, almeno per il momento, il Presidente del Senato ha negato. Ma nella stessa intervista che contiene il pensiero di Vittorio Sgarbi contro La Russa (ma solo per quel gesto social sul MSI, visto che solo qualche settimana fa aveva “difeso” la collezione di cimeli fascisti e busti del duce presenti nella casa milanese del co-fondatore di Fratelli d’Italia), arriva anche una critica – neanche troppo velata – nei confronti dell’attuale Presidente del Consiglio dei Ministri. E rivela di aver chiesto a Giorgia Meloni, anche in passato, una chiara svolta. Una cosiddetta “Fiuggi 2”, per ricordare quell’appuntamento che diede nuova vita e dichiarazioni programmatiche più distaccate dal passato ad Alleanza Nazionale:

“Ne sono convinto. Gliel’avevo proposto quando era al 4 per cento in una colazione a cui l’avevo invitata: ‘Cambia il nome da FdI a Rinascimento. Tagliamo completamente la fiamma, la memoria del Msi. È arrivato il momento di fare un partito di centrodestra moderno fondato sulle idee di arte, cultura, libertà… Andiamo oltre’”.

L’appello, rivela Sgarbi, venne accolto positivamente. Ma era una risposta quasi di facciata, visto che la stessa Meloni prese tempo dicendo di doversi confrontare con gli altri vertici e organi del partito. Ma la fiamma tricolore, quel riferimento al MSI, è ancora presente sul simbolo. Quindi l’appello del critico d’arte venne messe nel cassetto.

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