Il governo impugna la legge del cemento sulle coste della Sardegna

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-08-09

Il piano del governatore azionista-leghista Solinas, varato per la prima volta nel gennaio scorso, ma che sarà addirittura retroattiva, la libera dal concordare con il Mibact i vincoli sulla fascia costiera (quella «intoccabile», fino a 300 metri dal mare), sui beni identitari e sulle zone agricole

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La legge del cemento sulle coste della Sardegna, appena varata dalla giunta azionista-leghista di Solinas, verrà impugnata dal governo davanti alla Corte Costituzionale. Lo scrive oggi Il Fatto Quotidiano:

La “Scempia-coste” è illegittima e va fermata. Il governo ha impugnato davanti alla Corte costituzionale il testo della legge 21 promulgato il 13 luglio dal Consiglio regionale sardo:“Norme di interpretazione autentica del Piano paesaggistico regionale”, con cui la maggioranza sardo-leghista di Christian Solinas voleva neutralizzare il Ppr Soru avocando a sé il potere decisionale esclusivo sulla disciplina della fascia costiera, dei beni identitari e dell’agro nell’isola. In pratica una mossa per mandare in soffitta la co-pianificazione territoriale Stato-Regione, ora bocciata dal Cdm perché in contrasto con gli articoli 9, 97 e 117 della Costituzione. Finirà alla Consulta anche la legge regionale 17 del 24 giugno, che prorogava per l’ennesima volta il Piano Casa Sardegna, trasformato da provvedimento eccezionale a premio volumetrico ordinario. Salgono così a nove le leggi impugnate in appena un anno e mezzo di legislatura, un quarto della produzione legislativa della giunta Solinas. Tre di queste riguardano la tutela delle coste e del paesaggio

Il piano del governatore azionista-leghista Solinas, varato per la prima volta nel gennaio scorso, ma che sarà addirittura retroattiva, la libera dal concordare con il Mibact i vincoli sulla fascia costiera (quella «intoccabile», fino a 300 metri dal mare), sui beni identitari e sulle zone agricole. Una materia su cui la stessa Regione, negli anni passati, aveva esercitato progressivamente vincoli sempre più stringenti che avevano restituito al Mediterraneo un’isola fortemente identitaria decisa a non svendere i propri gioielli. La “legge del cemento” (21/2020), il cui scopo di scardinare il Piano Paesaggistico Regionale finora vigente, ufficialmente  serve soltanto ad evitare il parere negativo della Soprintendenza sulla strada a quattro corsie Sassari-Alghero.

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