Fact checking
Salvini è fatto così: per gli animali ci vuole una legge nuova, per chi discrimina i gay no
neXtQuotidiano 01/07/2020
Ieri il Capitano ha chiesto una nuova legge più severa per chi commette atti violenti contro gli animali (bene). Oggi ha detto che una legge simile per chi commette atti violenti contro i gay è inutile (WTF?)
Ieri Matteo Salvini ha espresso la sua solidarietà a Enzo Salvi, che è stato aggredito mentre il suo pappagallo Fly è stato colpito da una pietra a Pianabella. L’episodio è accaduto il 29 giugno ma curiosamente il Capitano, solitamente molto attento a ciò che succede sui social network, ha espresso la sua solidarietà soltanto il giorno dopo, quando si è scoperto che l’aggressore era un 25enne cittadino del Mali.
Salvini è fatto così: per gli animali ci vuole una legge nuova, per chi discrimina i gay no
A parte queste casualità, è interessante notare che nel post sobriamente intitolato “ROMA, PAPPAGALLO LAPIDATO DA IMMIGRATO AFRICANO”1!!1undici Salvini dica che “Il delinquente che ha usato tanta crudeltà verso quella bestiola indifesa dovrebbe essere in galera, non a piede libero. È evidente che bisogna inasprire le pene per chi fa del male agli animali, per me è una priorità, la Lega c’è”.
Eppure sappiamo dall’episodio di Campiglia Marittimache l’uomo che ha colpito il pappagallo e picchiato Salvini non è in galera perché la legge non prevede l’arresto in questi casi. Ma ancora più sconcertante è quello che ha detto oggi in conferenza stampa alla Camera il Capitano rispondendo a una domanda sul DDL Zan contro l’omofobia, già oggetto nei giorni scorsi di svariate turbofregnacce bandierinate e sovraniste anche se ancora non era stato presentato: “L’Italia non discrimina, ci sono già tutte le sanzioni possibili e immaginabili, si rischia invece di sconfinare nell’ideologia, un rischio troppo elevato”. E ancora: “Se viene colpito, picchiato, discriminato un omosessuale o un eterosessuale la via, per quanto mi riguarda, è la galera”. “Non c’è il pestaggio più grave rispetto a un altro, a questo punto presentiamo un bel disegno di legge contro l’eterofobia, perché non c’è differenza se vengo preso a schiaffi io o un altro”. Per il leader della Lega siamo di fronte a una legge “è un modo comodo per lavarsi la coscienza, ma è una norma pericolosa per tutti, omosessuali e eterosessuali”. Insomma, Salvini sta affermando che è giusto inasprire le pene per chi fa violenza nei confronti degli animali (e ok, siamo tutti d’accordo, ma è lui il parlamentare: cosa aspetta a presentarla?) ma per gli omosessuali no. Tutto chiaro, no?
P.S.: Intanto oggi Zan ha risposto a Salvini:
“Questa non è una legge liberticida. Non abbiamo inventato nulla, c’e’ la legge Reale-Mancino del 1975 che è legge dello Stato. Prevede una tutela rafforzata per le vittime, persone e gruppi sociali, che oggi son maggiormente oggetto di violenza”. Lo dice Alessandro Zan, deputato del Pd e relatore alla Camera del provvedimento contro l’omotransfobia e la misoginia, presentando il testo base all’esame della commissione Giustizia a Montecitorio. Il testo base, spiega Zan, “è un’integrazione perche’ contiene una parte penale di una legge che già esiste. Spiace leggere dichiarazioni come quella di Matteo Salvini che dice di fare anche una legge contro l’eterofobia, come se di fronte a una legge contro il razzismo dovessimo fare anche una legge che tutela i bianchi. Il tema è pensare a un provvedimento che dia una protezione maggiore alle persone che per la loro condizione personale vengono fatte oggetto di violenza. Corrisponde al falso che questa sia una legge liberticida”.
Alessandro Zan, durante la conferenza stampa alla Camera, precisa che la legge Reale-Mancino “ha una giurisprudenza consolidata che ha stabilito un bilanciamento tra un principio sacrosanto che e’ la liberta’ di espressione e quello della tutela della lesione della dignita’ umana. Per noi la liberta’ di espressione e’ un principio sacrosanto ma la liberta’ di espressione non e’ istigazione all’odio”. Il relatore conclude: “Io non sono a favore dell’azione penale ma l’azione penale e’ un deterrente perche’ ci sono fatti di violenza e abbiamo il dovere di intervenire contro l’odio e lo stigma sociale. Poi dobbiamo anche fare azioni positive di contrasto sociale e culturale all’esclusione”. L’esponente Pd infine spiega che la legge parte da un lavoro della “maggioranza come nucleo di partenza” ma e’ “aperta” alle proposte dei gruppi di minoranza. “Io penso che ci deve essere una disponibilita’ ad allargare- avverte- ma non dobbiamo fare l’errore, come nella scorsa legislatura, di inserire clausole contro le persone transessuali e omosessuali”.