Come Salvini cavalca la foto dell’americano bendato che puzza di tortura

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-07-28

La Lega si butta a difendere la foto di Natale Hjorth bendato e ammanettato prima dell’interrogatorio. Prima timidamente. Ma poi per fortuna arriva il Capitano a suonare la carica: sì, il Sudamerica ci piace un sacco – soprattutto Pinochet

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Una volta c’erano i cattivi maestri e ci si arrabbiava per il ruolo che avevano nella società. Oggi ci sono ancora ma stanno al governo. E nessuno si arrabbia più. Stamattina La Stampa ha pubblicato una foto – che riproduciamo censurata – che mostrava Natale Hjorth ammanettato e bendato seduto su una sedia di un ufficio di una caserma. La foto è circolata su Whatsapp in alcune chat di carabinieri prima di finire sui giornali. Anche il Corriere e Repubblica hanno pubblicato la foto.

Come la Lega cavalca la foto dell’americano bendato che puzza di tortura

C’è da sottolineare che Nistri, il comandante dei carabinieri, ha duramente condannato l’episodio e ha parlato di colpe sia per chi ha scattato la foto che per chi ha bendato l’americano, indagato nella vicenda dell’omicidio di Mario Rega Cerciello. In serata il Comando generale dell’Arma dei Carabinieri ha preso “fermamente le distanze dallo scatto e dalla divulgazione di foto di persone ristrette per l’omicidio del Vice Brigadiere Mario Cerciello Rega” “il Comando provinciale Carabinieri di Roma – ha poi proseguito – sta svolgendo con la massima tempestività accertamenti diretti a individuare i responsabili”.

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L’Arma ha aperto un’inchiesta interna. La procura ha chiesto un’informativa per aprire un’indagine per violenza privata e maltrattamenti. In tutto ciò la Lega che invece minimizza puzza di apologia della tortura. Un ministro dell’Agricoltura come Gian Marco Centinaio non può non capire che se uno viene bendato in una caserma dei carabinieri c’è qualcosa che non torna. Se poi il carabiniere che ha bendato il fermato, come ha detto il comandante provinciale Francesco Gargaro al Corriere della Sera, sostiene di averlo fatto «per evitare che potesse vedere la documentazione che si trovava negli uffici e sui monitor», allora è evidente che anche la presunta giustificazione appare risibile perché l’indagato poteva essere tenuto in un ufficio dove non ci sono dossier riservati o computer, oltre che per il fatto che nella foto tutti i monitor sono spenti.

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Link del tweet

Ma soprattutto perché avvalora l’ipotesi che anche in altri casi si sia deciso di riservare alle persone prese in custodia lo stesso trattamento. Un’eventualità che il generale invece esclude.

Salvini in soccorso della violenza del carabiniere sull’americano indagato

La pagina Facebook della Lega ha invece furbescamente evitato di prendere posizione, chiedendo agli iscritti cosa ne pensassero e lasciandoli così sfogare:

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C’è da dire che sulla pagina è partito un leitmotiv molto salviniano sul “Volevano invece offrirgli caffè e brioches?” che deve aver dato molta soddisfazione al social media manager del Carroccio: li sta allevando alla grande. Proprio come faceva Casaleggio, e stiamo vedendo tutti come sta finendo.

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Per fortuna a togliere tutti dall’imbarazzo di dire che sì, il Sudamerica ci piace un sacco – soprattutto Pinochet – è arrivato il nientemenoché ministro dell’Interno attualmente in carica grazie ai voti dei grillini, che dopo aver tastato il terreno ha esclamato quello che doveva esclamare secondo copione: “A chi si lamenta della bendatura di un arrestato, ricordo che l’unica vittima per cui piangere è un uomo, un figlio, un marito di 35 anni, un #Carabiniere, un servitore della Patria 🇮🇹 morto in servizio per mano di gente che, se colpevole, merita solo la galera a vita. Lavorando”. Firmato Matteo Salvini. E rilanciando sui lavori forzati come ciliegina sulla torta.

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Poco importa a questo punto ma è il caso di ricordarlo: ad avere inflitto otto coltellate a Mario Rega Cerciello causandone la morte, secondo l’ipotesi di accusa, è Elder Lee mentre quello ritratto nella foto è il suo amico Natale Hjorth, sul quale sono ancora in corso accertamenti sul ruolo nell’omicidio (la sua posizione potrebbe aggravarsi). È però certo che ad accoltellare il carabiniere è stato Lee, non Hjorth. Detto questo, non bisognerebbe nemmeno dirlo a chi fa il ministro dell’Interno che per le nostre leggi nessun indagato può essere sottoposto a pratiche come quella che si vede nella foto per nessun motivo. Perché di vedere uno sottoposto ad interrogatorio bendato ed ammanettato accade negli stati di polizia e non nei paesi democratici. Davvero Salvini ha voglia di fare campagna elettorale anche su questo?

Leggi anche: La foto choc di Natale Hjorth bendato e ammanettato prima dell’interrogatorio

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