Roma: derattizzazione sì, ma senza far male ai topi!

di dipocheparole

Pubblicato il 2019-01-31

La derattizzazione alla romana che la Giunta Raggi si appresta a mettere in campo dopo l’invasione di topi in Campidoglio sarà cruelty free: a dichiararlo ufficialmente è il presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale Daniele Diaco, che ci permette così di tirare un sospiro di sollievo per i poveri sorci, il cui destino verrà …

article-post

La derattizzazione alla romana che la Giunta Raggi si appresta a mettere in campo dopo l’invasione di topi in Campidoglio sarà cruelty free: a dichiararlo ufficialmente è il presidente della Commissione Ambiente di Roma Capitale Daniele Diaco, che ci permette così di tirare un sospiro di sollievo per i poveri sorci, il cui destino verrà tutelato con i soldi dei cittadini i quali ne saranno oggettivamente entusiasti:

2 milioni e 450mila euro da destinare alla derattizzazione in tutta la città, con l’ausilio di metodi eco-sostenibili e di prodotti cruelty-free. Per la prima volta nella storia di questa città, l’Amministrazione Capitolina ha predisposto un bando europeo finalizzato ad appaltare un servizio così importante attraverso procedure selettive chiare, certe e meritocratiche.

derattizzazione roma topi

Daniele Diaco fa anche sapere che per la sterilizzazione dei topi si faranno delle gare, mica affidamenti diretti. E detto dall’amministrazione che di bandi per le auto da rimuovere ne ha cannati sette consecutivi, è tranquillizzante. Ma cos’è questa derattizzazione cruelty free di cui parla il Campidoglio? Siccome l’idea non è nuova – e il primo a parlare di questa soluzione fu Edgar Meyer qualche tempo fa – ricordiamo che all’epoca il sito YouAnimal, associazione che divulga conoscenza e amore per gli animali, spiegò: «Negli Usa hanno sperimentato, con esiti positivi, nuovi tipi di esche (Contrapest della Senech) che contengono ormoni per accelerare la menopausa nelle femmine e rendere meno fertili i maschi». Questa sperimentazione ha mostrato «una sensibile riduzione del numero dei ratti», sottolineano da YouAnimal e allo stesso tempo nessun pericolo per gli animali domestici «poiché le basse dosi di ormoni contenute nelle esche sono innocue per cani e gatti». Ora, ad occhi si direbbe che questa tecnica prevede quindi che i topi rimangano vivi e scorrazzanti per la città in barba all’igiene pubblica, visto che sterilizzarli non vuol dire ucciderli. Poveri topi? Poveri romani.

Leggi sull’argomento: Il Comune di Roma vuole sterilizzare i topi per non ucciderli

Potrebbe interessarti anche