Opinioni
L'istanza di rimborso della quota variabile della TARI
di dipocheparole
Pubblicato il 2017-11-15
In questi giorni, sulla scorta di un’interrogazione parlamentare del deputato M5S Labbate che si rifaceva a un articolo del Sole 24 Ore, per via dell’errore commesso da diversi comuni con l’applicazione della quota variabile anche alle pertinenze delle utenze domestiche. Si attende ora un’ondata di richieste di rimborsi e i Comuni sono quindi costretti a […]
In questi giorni, sulla scorta di un’interrogazione parlamentare del deputato M5S Labbate che si rifaceva a un articolo del Sole 24 Ore, per via dell’errore commesso da diversi comuni con l’applicazione della quota variabile anche alle pertinenze delle utenze domestiche. Si attende ora un’ondata di richieste di rimborsi e i Comuni sono quindi costretti a correre ai ripari. La quota variabile è una delle due componenti per il calcolo della Tari ed è parametrata al numero di persone che abitano l’immobile. In questo modo si punta a ottenere una connessione tra l’importo totale alla quantità di rifiuti smaltiti che, di conseguenza, cresce quando aumentano le persone. Per il Mef sono illegittimi i calcoli della Tari che non applicano la quota variabile una sola volta ad abitazione e pertinenze. Stop, quindi, ai meccanismi che applicano la quota a ogni pertinenza, ma anche i regolamenti che limitano ex ante il numero o la superficie delle pertinenze, e quelli che le trattano come utenze «non domestiche».
Ci sono discussioni anche sull’illegittimità della TARI a Roma, ma per una motivazione diversa che riguarda la mancata indicazione dei metri quadri nel modulo di pagamento. Intanto Il Sole 24 Ore ha pubblicato oggi un fac-simile di istanza di rimborso della quota variabile della TARI, simile a quello pubblicato qualche giorno fa sul blog di Grillo.
Leggi sull’argomento: Chi può chiedere il rimborso della tariffa rifiuti