Economia
TARI: il modulo per il rimborso della tariffa rifiuti
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-11-11
Gli errori di calcolo al rialzo della tassa in alcuni comuni italiani. Lo schema interpretativo verrà pubblicato dal ministero dell’Economia la prossima settimana
Il Dipartimento finanze del ministero dell’Economia emanerà in tempi molto brevi un documento di chiarimento sulle modalità di corretta applicazione della Tari. E’ quanto fanno sapere fonti MEF sulla questione del calcolo errato da parte di alcuni Comuni della tassa sulla spazzatura, aggiungendo che “sono già previste modalità per chiedere i rimborsi qualora un Comune non applichi la tassa in maniera corretta”.
TARI: il modulo per chiedere il rimborso
Il decreto dovrebbe così mettere la parola fine alle polemiche derivanti dagli errori di calcolo al rialzo della tassa in alcuni comuni italiani, che erano stati denunciati da un deputato del M5S, Giuseppe L’Abbate, in un’interrogazione al Ministero dell’Economia basata su un articolo del Sole 24 Ore. Il sottosegretario Pier Paolo Baretta aveva fatto sapere che in effetti ci sarebbe stato un errore sul computo della quota variabile del tributo che ha fatto aumentare il prelievo a spese di milioni di famiglie italiane. Tale sbaglio avrebbe interessato i cittadini di diversi Comuni, tra cui Milano, Genova, Ancona, Napoli, Catanzaro e Cagliari. Lo stesso Codacons ha fatto sapere che è pronta una valanga di cause risarcitorie contro i comuni. Ora il provvedimento del Tesoro servira’ a fare chiarezza e a stabilire le modalità di rimborso, nei casi in cui ci dovesse essere stato un errore di calcolo.
Per verificare se nel proprio Comune la Tari è stata calcolata in maniera errata basta prendere una bolletta della tassa rifiuti e controllare se oltre all’utenza ‘domestica’ principale sono presenti altre voci ‘domestica-accessorio’ e se è presente il valore ‘tariffa variabile’. Qualunque cifra riportata è illegittima. Intanto la Lega ha presentato un emendamento alla Legge di Bilancio per calcolo corretto Tari. Ad annunciarlo sono i senatori della Lega Paolo Arrigoni e Silvana Comaroli, firmatari dell’emendamento. “I cittadini italiani sono già pesantemente tartassati da imposte di ogni genere e vorremmo che almeno i calcoli fossero eseguiti nella giusta maniera”, dicono.
Gli errori nell’applicazione della tariffa rifiuti
“L’emendamento presentato -spiegano i parlamentari della Lega- è volto proprio ad eliminare ogni possibile errore per un’applicazione corretta della tassa sui rifiuti e impone che il calcolo della quota variabile sia applicato solo una volta per le abitazioni con pertinenze. Non più volte come invece è accaduto in molti comuni superficiali. Ci auguriamo che il governo, almeno questa volta, non faccia orecchia da mercante e prenda in considerazione la nostra proposta. Non è accettabile che i cittadini siano sempre penalizzati da errori amministrativi e mala gestione”. Il deputato L’abbate ha invece pubblicato sul suo sito un modulo per chiedere il rimborso della tariffa rifiuti.