Economia
Anche a Roma la TARI è illegittima?
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2017-11-13
Le delibere del Campidoglio da anni dimenticano di indicare le aliquote per le case. Così è impossibile controllare la correttezza delle bollette
La settimana scorsa il ministero dell’Economia e delle Finanze ha ammesso che in alcuni comuni il calcolo della tariffa rifiuti è errato, perché è errato il computo della quota variabile del tributo, cosa che ha fatto aumentare il prelievo a spese di milioni di famiglie italiane. Tale sbaglio avrebbe interessato i cittadini di diversi comuni, tra cui Milano, Genova, Ancona, Napoli, Catanzaro e Cagliari. Lo stesso Codacons ha fatto sapere che è pronta una valanga di cause risarcitorie contro i comuni. L’errore era stato segnalato in un articolo del Sole 24 Ore del 19 ottobre scorso, in cui si segnalava l’illegittima moltiplicazione della “quota variabile” alle pertinenze dell’abitazione, cioè a box e cantine che in molti Comuni finiscono per essere trattati come altrettanti appartamenti.
E proprio Il Sole 24 Ore, in un articolo a firma di Gianni Trovati, sostiene che anche a Roma il calcolo della tariffa rifiuti presenta delle anomalie. Le delibere del Campidoglio, infatti, “dimenticano” da anni di indicare le aliquote per le case.
A Roma la nebbia è fitta, e a dominare è il silenzio. In particolare, il silenzio delle delibere, che “dimenticano” le tariffe da applicare alle utenze domestiche. Precise sul conto da presentare ad alberghi, negozi, cinema, uffici, banche e via dettagliando, le decisioni capitoline non parlano delle case. Un vuoto che stando ai documenti ufficiali pubblicati sul sito del dipartimento Finanze dura almeno dal 2014, e ha quindi resistito alle tante giunte, tecniche e politiche, che hanno abitato il Campidoglio negli ultimi anni.
Senza aliquote, però, qualsiasi controllo sulla correttezza delle bollette è impossibile, e in alcuni casi il conto non torna nemmeno quando si confronta la tariffa chiesta ai cittadini con quella indicata dal calcolatore online di Ama. Solo un dato è certo: una delibera senza le aliquote per le famiglie non è regolare.