Report e la seconda puntata sul mutuo di Siri a San Marino

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-13

Per i primi tre anni l’ex sottosegretario pagherà solo gli interessi. I fallimenti delle sue società sotto la lente

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Stasera su Raitre a Report va in scena la seconda puntata sul mutuo di Armando Siri a San Marino. Nella prima puntata abbiamo scoperto che il senatore ed ormai ex sottosegretario ha acquistato una palazzina a Bresso in provincia di Milano con un finanziamento concesso dalla Banca Agricola Commerciale del Titano. Un mutuo concesso senza garanzie particolari nonostante il patteggiamento per bancarotta. Su tutto questo indaga la procura di Milano, per ora senza ravvisare reati o indagati. In più, l’avvocato di Siri ha detto che “la banca ha erogato un regolare finanziamento, per altro per un importo pari al prezzo dell’acquisto del bene”. Un mutuo al 100% quindi, cosa che a un normale italiano verrebbe negata all’istante. Il resto lo racconta il Fatto:

Nuovi particolari sul mutuo a là carte a favore di Siri emergono dal racconto di Report che ha appurato che già a dicembre del 2018 1’Aif, l’Agenzia di informazione finanziaria di San Marino, segnalò a Banca d’Italia l’anomalia di quel prestito. Ingente, a coprire l’interovalore dell’immobile e senza garanzie da parte di Siri.

Non solo. Il mutuo che Report ha potuto visionare ha durata decennale con tre anni di preammortamento. Significa che per i primi anni si pagano solo gli interessi quindi rate basse, ma poi va restituito in pochissimi anni l’intero capitale. Il tutto senza garanzie per la banca che si espone al grande rischio che Siri non riesca a onorare le pesantissime rate di rimborso del capitale.

Manca qualcosa? Sì, manca l’elenco delle società di Siri:

C’è il Siri olistico e spiritualeggiante con il suo spazio Pin, il Siri politico che incanta Salvini con la sua flat tax; e il Siri imprenditore che lascia dietro di sé più di un fallimento. Oltre a Mediaitalia fondata con i soci Andrea Iannuzzi e Milan per cui ha patteggiato la bancarotta, c’è il fallimento nel 2009 della Mafea Comunication Srl, la società costituita dagli ex soci lannuzzi e Milan nel 2006 che aveva rilevato contratti e beni senza pagarli dalla Mediaitalia fallita.

Il tutto spostando nel paradiso fiscale del Delaware le società. E infine la liquidazione nel giugno 2018 della Mafea re Srl posseduta dai fratelli Milan e con Siri presente nel capitale con una piccolissima quota ma soprattutto amministratore unico dal 2005. Un filotto di società liquidate, bruciate senza più attivi e beni. Solo debiti. Quelli lasciati dietro di sé

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